Colombia e Venezuela riaprono i confini

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colombia supermercato venezuelaniI presidenti di Venezuela e Colombia, Nicolas Maduro e Juan Manuel Santos, si sono incontrati a Puerto Ordaz per stabilire la riapertura dei rispettivi confini dopo che il 29 agosto 2015 Caracas, ufficialmente per contrastare il contrabbando nonché il passaggio di armi e di gruppi paramilitari, ne aveva deciso unilateralmente la chiusura.
Al termine dell’incontro Santos ha spiegato che “Da tempo abbiamo parlato della necessità di riaprire il confine, per entrambi i popoli. In questi ultimi mesi ciò che è chiaro è che si aprirà il confine in modo controllato e graduale”.
La chiusura dei confini si era tramutata in un dramma per le popolazioni lì residenti, per le quali il piccolo contrabbando era l’unica fonte di sostentamento.
Di recente all’annuncio delle sporadiche aperture del confine decine di migliaia di venezuelani si sono accalcati per acquistare generi di prima necessità nei supermercati colombiani, tanto che a Cucuta è dovuto intervenire l’esercito per rifornire i punti vendita “principalmente – come aveva spiegato il ministro della Difesa colombiano Lios Carlos Villegas – zucchero, olio e farina, che sono i prodotti più richiesti,”.
La crisi che attanaglia il Venezuela ha visto persino episodi di forni e camion carichi di generi alimentari letteralmente assaltati: l’inflazione nel paese latinoamericano ha ormai sforato il 700 per cento.
Nell’agosto 2015 da Caracas era stato affermato che “La chiusura dei tratti di frontiera decretata da Maduro è non solo cosa buona e giusta, ma addirittura indispensabile per proteggere Paese e popolazione dalla minaccia di contrabbandieri e gruppi paramilitari che fanno il bello e il cattivo tempo al confine con la Colombia”.