Ue. Una politica agricola comune più semplice ed equa

di Maurizio Molinari * –

Una riforma della PAC, che rafforza il potere contrattuale degli agricoltori e introduce strumenti più adatti a fronteggiare possibili crisi, è stata approvata in via definitiva martedì.
La riforma della politica agricola comune (PAC) già concordata con i governi Ue è approvata con 503 voti in favore, 87 voti contrari e 13 astensioni, entrerà in vigore l’anno prossimo.
Rafforzare la posizione degli agricoltori grazie a una catena di approvvigionamento più equa
Le nuove norme consentiranno a tutte le organizzazioni di agricoltori riconosciute di pianificare la produzione e negoziare contratti di fornitura per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza dell’UE. Finora, i negoziati collettivi sono stati consentiti solo in pochi settori come il latte, l’olio d’ oliva, le carni bovine o i cereali.

Strumenti migliori per far fronte alle crisi di mercato e ai rischi di produzione.
Gli agricoltori avranno strumenti più efficaci per proteggersi dalla volatilità del mercato e da rischi quali le cattive condizioni meteorologiche, i parassiti delle piante o le malattie animali.
Le misure volte a stabilizzare il reddito degli agricoltori saranno inoltre adattate meglio alle loro esigenze, ad esempio attraverso un aumento degli indennizzi per l’assicurazione delle colture, degli animali e delle piante, e fondi comuni di proprietà degli agricoltori. La Commissione europea potrà reagire più rapidamente alle crisi, con misure eccezionali di sostegno per gli agricoltori.

Maggiore flessibilità per i giovani agricoltori.
I Paesi Ue disporranno di una maggiore flessibilità per definire un “agricoltore in attività”, vale a dire la persona che può ricevere sovvenzioni agricole dall’UE. Aumenteranno significativamente gli “incentivi” per i giovani agricoltori, dal 25 al 50% per i primi 25-90 ettari, per attrarre un numero maggiori di giovani in un settore che invecchia.

“Oggi abbiamo notevolmente rafforzato la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento, abbiamo fornito agli agricoltori strumenti migliori contro i rischi del mercato e di produzione e abbiamo aumentato il sostegno ai giovani. Ciò renderà la nostra politica agricola più equa, più semplice, più adeguata alle esigenze degli agricoltori e meglio attrezzata per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Ue. Nuove norme saranno in vigore in tempo utile per consentire ai nostri agricoltori di beneficiare al più presto di questi cambiamenti positivi “, ha dichiarato il co-relatore Albert Dess (PPE, DE).
“Il pacchetto oggi approvato costituisce un risultato importante per i nostri agricoltori: da un lato vengono risolti problemi strutturali dell’impostazione del 2013, dall’altro vengono offerte nuove opportunità agli agricoltori, soprattutto per affrontare le turbolenze del mercato. È giusto sottolineare come questo regolamento sia stato un’importante testimonianza dell’efficacia della procedura di co-decisione, e del ruolo di assoluto protagonismo del Parlamento europeo per realizzare quella che si presenta come una vera e propria riforma di medio termine della PAC”, ha dichiarato Paolo De Castro (S&D, IT), che ha guidato la delegazione del Parlamento durante i negoziati.
Il Consiglio dell’UE deve ancora approvare un aggiornamento delle norme agricole dell’Ue prima della sua entrata in vigore il 1° gennaio 2018. Ulteriori dettagli sul contenuto della riforma sono disponibili qui.

* Servizio stampa del Parlamento europeo.