Usa. Trump la spunta sul Muslim ban “ridimensionato”

di Guido Keller –

Sul Muslim ban il presidente Usa Donald Trump l’ha spuntata. Almeno in parte. Il controverso decreto che impedisce ai cittadini di sei paesi a maggioranza islamica, cioè di Siria, Libia, Iran, Somalia, Sudan e Yemen di recarsi negli Stati Uniti ha avuto infatti il via libera della Corte suprema, dove gli ultraconservatori hanno la maggioranza dopo la nomina da parte di Trump, il 31 gennaio, del giudice Neil Gorsuch.
Si tratta in realtà di un compromesso, per cui il divieto di recarsi negli Usa varrà solo per coloro che non hanno legami, ovvero non hanno parenti negli States, non hanno amici che possano garantire per loro, o non debbano viaggiare per motivi universitari o di lavoro.
Difficile pensare che ciò basti a fermare il terrorismo, dal momento che il terrorismo internazionale sa come organizzarsi e superare una sì debole barriera.
Fino ad oggi il decreto di Trump era stato bloccato dai tribunali ordinari, come pure alcuni stati si erano detti pronti a non rispettarlo, mentre nelle strade si sono riversate migliaia di persone per protestare per un atto se non discriminatorio, quantomeno insensato: il terrorismo passa infatti per ben altre strade, si pensi alle decine migliaia di foreign fighters transitati per la Turchia e provenienti da Tunisia e Caucaso, o al finanziamento di Isis e al-Qaeda ad opera degli alleati Qatar e Arabia Saudita. Inoltre quasi tutti gli autori dell’attacco alle Torri Gemelle erano sauditi, non iraniani, ma Riyad ha in mano centinaia di miliardi di dollari di titoli del debito sovrano Usa, e di recente Trump ha concluso con i sauditi la vendita di aerei da guerra per 110 miliardi di dollari.
Il Muslim ban sarà ridiscusso nella sede della Corte suprema in ottobre, ma intanto sono stati bloccati per tre mesi gli arrivi di tutti i profughi e a tempo indeterminato quelli dei rifugiati provenienti dalla Siria.
Alla notizia il presidente Usa ha affermato che “La decisione unanime di oggi della Corte Suprema è una vittoria chiara per la nostra sicurezza nazionale”.