Abe a Mosca, il Giappone rivuole le Curili

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Mentre è viva ed aperta la questione delle isole Senkaku, contese con la Cina e Taiwan, come pure quella delle Rocce di Liancourt (Takeshima), disputate con la Corea del Sud, il Giappone riapre il fronte delle Curili (in lingua nipponica Chishima): l’Impero del Sol levante le ricevette dalla Russia in cambio dell’isola di Sachalin, ma l’Unione Sovietica tornò a reclamarle ed a riprenderle con la fine della Seconda guerra mondiale, in occasione del trattato di San Francisco. Al momento l’arcipelago delle Curili ospita importanti basi navali ed aeree russe, ma il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, si è comunque recato a Mosca con l’intento di “stabilire delle relazioni personali di fiducia” con Putin al fine di “arrivare ad un accordo sul rilancio dei colloqui per la firma di un trattato di pace tra Giappone e Russia”, come ha riportato l’agenzia di stampa Itar-Tass.
In particolare il Giappone reclama le quattro isole meridionali e la speranza di Abe è quella di arrivare per lo meno ad un protocollo di intesa per rilanciare i negoziati, forte dei 32 miliardi di dollari nel 2012 di scambi commerciali, in aumento del 5,3 per cento rispetto al 2011.