ALGERIA. Proteste popolari contro governo e per il lavoro

Ansa, 18 set 11 –

Continuano, in Algeria, le proteste popolari – contro il governo e le amministrazione locali – che oggi hanno visto due citta’, Ouled Baroudi e Hassi Messauod, paralizzate dopo il blocco delle principali strade. A Ouled Baroudi la gente all’alba ha bloccato, con barricate erette da uomini di tutte le eta’, la strada nazionale 11, una delle principali del Paese. Ad alimentare la protesta, riferisce il sito di el Watan, sono state le rinnovate richieste di un allaccio alla rete idrica e a quella elettrica nazionali, di cui gli abitanti di Ouled Baroudi denunciano la mancanza. Ad Hassi Messaoud, ritenuta la ”capitale” della ricca industria petrolifera algerina, a protestare sono stati soprattutto i giovani disoccupati, che, da questa mattina, stanno bloccandole principali strade d’accesso al centro. Chiedono, in particolare, la rimozione dell’attuale gruppo dirigente del locale ufficio dell’Agenzia nazionale dell’impiego, ritenuto incapace di dare risposte alla forte richiesta di lavoro soprattutto dei giovani. In luglio un gruppo di giovani disoccupati di Hassi Messaoud aveva attuato un lungo sciopero della fame davanti alla sede del’Amministrazione comunale della citta’. L’obiettivo della protesta scattata oggi e’ quella di bloccare la citta’ sino a quando le richieste dei disoccupati non avranno risposta. Ieri, peraltro, e’ fallita la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere ad Algeri e che era stata indetta dai giovani riformisti, con un tam-tam sui socialnetwork. La manifestazione era stata fortemente osteggiata dal governo che aveva accusato non meglio specificati ”partiti stranieri” collusi con ”l’entita’ sionista”. A sostenere questa tesi era stato il ministro dell’Interno, Dahou Ould Kablia. Per prevenire qualsiasi incidente, ieri Algeri e’ stata di fatto militarizzata. Sono stati dispiegati oltre cinquemila agenti delle forze di sicurezza, che hanno presidiato strade ed edifici ritenuti possibili obiettivi sensibili della protesta. Ma dei giovani ”arrabbiati” nessuna traccia visibile.