America Latina e Unione Europea: saltato (per ora) l’accordo di libero scambio

di Paolo Menchi

L’importante funzionario dell’Unione Europea Josep Borrell, incaricato degli Affari esteri, nei giorni scorsi ha dichiarato ufficialmente che almeno per il momento l’accordo di libero scambio tra Mercosur (composto da Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e, prossimamente, anche dalla Bolivia) e Unione Europea non si farà.
A dire il vero non è stata chiusa definitivamente nessuna porta, visto che le nuove consultazioni sono state rimandate a dopo le elezioni europee, che si terranno a giugno: è probabile quindi che prima di settembre non si riprenda a parlare.
Sembra che il Mercosur non abbia creato particolari problemi e che il motivo del mancato accordo è da ascrivere alla Francia, con Macron preoccupato della reazione degli agricoltori a seguito dell’arrivo nel mercato europeo dei prodotti agricoli sudamericani, in particolare di Argentina e Brasile, molto competitive nel settore agrario.
Già quando iniziarono le trattative, nel 2019, era stata proprio la Francia a far naufragare l’accordo per protestare contro la politica di deforestazione amazzonica portata avanti dall’allora presidente brasiliano Bolsonaro.
Unica richiesta europea rigettata con decisione dal Mercosur è stata quella di coinvolgere nel controllo alcune organizzazioni ambientaliste, perché vista come un attacco alla sovranità nazionale. Per quanto Greenpeace probabilmente non avrebbe nemmeno accettato tale ruolo, tanto da dichiarare di non vedere di buon occhio l’accordo, perché un aumento degli scambi internazionali non farebbe altro che aumentare l’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto.
Secondo alcuni analisti la vera sconfitta è l’Europa, che sembrava avere più bisogno di questo accordo di quanto non ne avessero bisogno i paesi sudamericani, anche per ottenere una prelazione su importanti risorse naturali.
In questo modo la Cina, già primario partner commerciale, non troverà più ostacoli all’espansione del suo mercato in Sudamerica.
Sembra che anche il nuovo e discusso presidente argentino Javier Milei sia rimasto molto deluso, vista la sua propensione al liberismo assoluto; un accordo Ue-Mercosur infatti gli avrebbe aperto la strada per stringere altre alleanze simili.