America Latina. L’Alleanza del Pacifico nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina

di Alberto Galvi –

Nei giorni scorsi si è tenuto a Lima il vertice dell’Alleanza del Pacifico, un accordo di integrazione commerciale tra Colombia, Cile, Messico e Perù per rafforzare le economie di questi quattro paesi, con l’intenzione di conquistare progressivamente i mercati emergenti nei diversi bacini dell’Oceano Pacifico.
Al tavolo delle negoziazioni c’erano il presidente peruviano Vizcarra che era il presidente di turno, il presidente colombiano Iván Duque il ministro degli esteri messicano Marcelo Ebrard e il presidente cileno Sebastián Piñera e tutti hanno sostenuto il 6 luglio scorso una dichiarazione a favore del libero commercio internazionale del WTO (World Trade Organization).
L’Alleanza del Pacifico è nata nel 2011 in netta opposizione all’ALBA (Alianza bolivariana para América Latina y el Caribe), fondata nel 2004 dal presidente venezuelano Hugo Chávez e rappresenta il 37% del PIL e il 45% degli IDE (Integrated Development Environment) in America Latina e nei Caraibi. I 4 paesi concentrano una popolazione di 225 milioni di persone.
In questo vertice è iniziato il percorso che consentirà all’Ecuador di entrare nel blocco dell’Alleanza del Pacifico, mentre la Corea del Sud, ha messo sul tavolo la possibilità di unirsi come membro associato. L’Ecuador è invece già uscito dall’UNASUR (Unión de Naciones Suramericanas) per entrare in Prosur (Foro para el Progreso de América del Sur), un nuovo blocco di integrazione regionale fondato dal presidente colombiano Iván Duque e dal presidente cileno Sebastián Piñera.
Gli altri paesi associati del blocco che hanno partecipato al vertice di Lima sono: Canada, Australia, Nuova Zelanda e Singapore. Codesti paesi insieme a quelli dell’Alleanza del Pacifico, al Brunei, al Giappone e Malaysia fanno parte del TTP (Trans-Pacific Partnership) mentre gli Stati Uniti si sono ritirati da questo blocco nel 2017. Questo accordo non potrà entrare in vigore fino a quando non verrà ratificato da tutti i paesi membri. I 57 paesi non membri dell’Alleanza del Pacifico possono partecipare alle riunioni in qualità di osservatori.
L’Alleanza del Pacifico terrà prossimamente un incontro con i paesi membri Mercosur (Mercado Común del Sur). Ricordiamo che il Mercosur ha da pochi giorni firmato degli accordi commerciali vantaggiosi con l’Unione europea anche se non ancora ratificati dai parlamenti dei paesi coinvolti, 28 per l’Unione europea e 4 per il Mercosur.
A Lima si è discusso soprattutto dei problemi che la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha procurato alle principali economie dell’America Latina. Donald Trump ha minacciato il Messico di imporre dazi ai suoi prodotti se non rallenta il flusso dei migranti provenienti dal centroamerica. La Colombia invece è stata scossa dalle oscillazioni dei prezzi del petrolio e dall’aumento del tasso di disoccupazione.
La disputa tra le due superpotenze ha ridotto anche le esportazioni di Cile e Perù con la Cina, il loro principale partner commerciale. Pechino è già il principale partner commerciale del Brasile, la più importante economia della regione. Gli Stati Uniti a metà giugno di quest’anno dopo un anno di applicazione dei dazi in ambito USMCA (United States–Mexico–Canada Agreement) hanno deciso di abolirli su alcuni prodotti messicani e canadesi.
Un’altra organizzazione regionale molto importante dell’America Latina perché ha aperto la strada al Mercosur, all’Alleanza del Pacifico e ad altre organizzazioni commerciali, è la CAN (Comunidad Andina), che compie quest’anno i suoi 50 anni. Questo blocco regionale rappresenta un mercato di 110 milioni di abitanti ed è composto dai seguenti paesi: Perú, Colombia, Bolivia ed Ecuador.
Stanno invece avendo dei vantaggi dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina paesi fuori dall’America Latina come il Vietnam, Taiwan, Bangladesh. Dopo il G20 di Osaka la Cina ha convinto gli Stati Uniti a tornare al tavolo dei negoziati dopo che Donald Trump aveva annunciato nel giugno 2018 l’imposizione di tariffe sui prodotti cinesi per ridurre il deficit commerciale. Nella prossima riunione dei membri dell’Alleanza del Pacifico sarà presidente il cileno Piñera, il cui paese ospiterà il vertice nel 2020.