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Gli Stati Uniti forniranno a Taiwan armi per un valore complessivo di circa 2.2 miliardi di dollari, la vendità è stata approvata dal Dipartimento di Stato Usa; le immediate proteste di Pechino non hanno convinto Washington a rivedere la propria decisione.
Sull’isola di Taiwan arriveranno quindi sia carri armati e artiglieria sia tecnologia militare e 250 missili Stinger “al fine di affrontare minacce attuali e future”: il paese è infatti considerato da Pechino come parte integrante del proprio territorio e non riconosce l’indipendenza de facto di Taipei, la quale però gode della protezione militare e politica statunitense.
Proprio per questo, nei giorni scorsi, il ministero degli Esteri cinese aveva criticato duramente questa decisione di Washington, che va ad aggravare ulteriormente la situazione di tensione tra le due superpotenze, già impegnate in una guerra commerciale che dura da mesi.
