Argentina. Corruzione: manifestazioni per chiedere la revoca dell’immunità a de Kirchner

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Decine di migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento argentino per chiedere la revoca dell’immunità all’ex presidente Cristina de Kirchner, la quale è sospettata di essere coinvolta in un grande scandalo di corruzione. Già sono finiti agli arresti numerosi suoi collaboratori e politici che partecipavano al suo governo dopo che la magistratura si è appropriata di alcuni taccuini su cui l’autista di un ex esponente del governo annotava luogo e ora dove venivano consegnate importanti somme di denaro, nonché è stata fatta luce su giri di mazzette sborsate dalle aziende e finite ai politici argentini.
Non è la prima volta che la de Kirchner viene contestata dalla piazza ed anche nel 2015, al termine del suo mandato, in 400mila avevano manifestato a Buenos Aires a seguito del grave scandalo che aveva allora investito il paese, quando era stato rinvenuto il corpo senza vita del giudice Alberto Nisman, evidentemente ucciso per quanto sia stata avanzata in un primo momento l’ipotesi del suicidio: Nisman era stato convocato per il giorno dopo in Parlamento per spiegare le sue accuse nei confronti della de Kirchner, del ministro degli Esteri Héctor Timerman, del deputato del Frente para la Victoria Andrés Larroque (detto “Cuervo”), del socialista e leader del Movimento Piquetero Luis D’Elía, e di alcuni dirigenti dell’intelligence. Il magistrato aveva indagato e raccolto 330 cd di intercettazioni in merito all’attentato di Buenos Aires del 18 luglio 1994 presso l’Amia, l’istituto mutualistico ebraico, dove morirono 85 persone e ne rimasero ferite 300: secondo il magistrato le massime autorità dello Stato avevano trattato l’impunità di Hezbollah e dei Servizi segreti iraniani, ritenuti gli autori della strage, in cambio di accordi commerciali con la Repubblica Islamica.