Ashraf arrestato, folla numerosa a Islamabad per protestare contro il governo

di Elisabetta Corsi –

Ordinato l’arresto del primo ministro Raja Pervez Ashraf da parte della Corte suprema del Pakistan, la quale ha anche predisposto il fermo di altre 16 persone per corruzione.
Riguarderebbe un fatto avvenuto anni fa, il cosiddetto “Rental Power Case”, riguardante l’utilizzazione dei servizi di una compagnia elettrica turca e di cui Ashraf all’epoca ministro dell’Acqua e dell’Energia, dal 2008 al 2011, avrebbe preso tangenti e con quei guadagni illeciti avrebbe acquistato delle proprietà a Londra.
In seguito alla notizia, una grande folla festante si è riunita nella piazza principale di Islamabad, arrivata lì dopo 38 ore di cammino da Lahore su appello di Tahir-Ui Qadri, un religioso che chiede lo scioglimento del Parlamento e una rivoluzione in termini pacifici per eliminare il problema della corruzione e dell’incompetenza che è diffuso all’interno della classe politica e per arrivare una democrazia nel paese.
Lo stesso presidente della repubblica Zandari, ex marito dell’ex premier pakistano Benazir Bhutto, uccisa in un attentato nel 2007, si ritrova a governare in una situazione precaria con un governo notevolmente indebolito dagli scandali  e dalla corruzione, che terminerà i suoi cinque anni di mandato questa primavera, evento davvero eccezionale nella storia di questo paese, in quanto i governi non hanno mai terminato la loro legislatura e sono sempre caduti per mano di diversi colpi di stato militari.