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I talebani hanno attaccato oggi alle 9.00 ore locali un compound delle forze di sicurezza afgane, situato nei pressi del ministero della Difesa, a Kabul. Nell’area vi sono anche alcune ambasciate tra le quali quella Usa, ma anche la sede dei servizi segreti afghani, che appare essere il vero obiettivo dell’azione.
Da quanto si è appreso l’attacco è stato portato a termine da kamikaze: come ha spiegato il capo della polizia della capitale, Abdul Rahman Rahimi, “Un assalitore ha parcheggiato un camion vicino a un edificio” e lo ha fatto esplodere. Immediatamente vi è stata un’intensa sparatoria tra altri attentatori e uomini della base, ma si è parlato anche di due talebani attivati già dentro la recinzione.
L’attentato, prontamente rivendicato dai talebani, sarebbe da inserire nell’annunciata offensiva di primavera: una nota pubblicata sul sito “Islamic Emirate of Afghanistan” aveva anticipato il 12 aprile che sarebbe partita una grande offensiva in onore del defunto mullah Omar, sotto la cui leadership “venne pacificato il 95% del territorio della nostra nazione da malvagità, corruzione e oppressione”.
Al momento dell’esplosione il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni era ad Herat in visita ai militari italiani ancora di stanza a Camp Arena, nell’ovest del Paese; da lì si è recato a Kabul e per incontrare il presidente Ashraf Ghani, il chief executive Abdullah Abdullah e il ministro degli Esteri Salahuddin Rabbani.
