Australia. Elezioni generali: il laburista Anthony Albanese è il nuovo premier

di Alberto Galvi

Il leader laburista australiano Anthony Albanese ha vinto le elezioni battendo il primo ministro Scott Morrison, che ha ammesso la sconfitta, cosa che ha posto fine a quasi un decennio di governo conservatore. Morrison ha ammesso la sconfitta a conteggio dei voti è ancora in corso, ed i risultati finali potrebbero richiedere del tempo poiché il conteggio di un numero record di voti per corrispondenza non è ancora completato. Morrison aveva dichiarato nei giorni scorsi che si sarebbe dimesso dalla carica di leader del Partito Liberale se non avesse ottenuto abbastanza seggi per formare un governo di maggioranza,
sperava di diventare ancora una volta primo ministro.
La coalizione di centro-destra ha dovuto affrontare crescenti pressioni per la gestione del costo della vita, della pandemia e del cambiamento climatico. Inoltre c’è stata una strenua concorrenza dei candidati indipendenti, i quali hanno ottenuto risultati soddisfacenti correndo proprio nei tradizionali seggi liberali.
Il Parlamento federale è composto da Senato e Camera dei rappresentanti. Il Senato conta 76 seggi: 12 membri da ciascuno dei 6 Stati e 2 per i territori continentali, eletti per 6 anni con metà dei membri statali rinnovati ogni 3 anni e membri del territorio rinnovati ogni 3 anni. La Camera dei rappresentanti è composta da 151 seggi, e i deputati durano in carica 3 anni.
Anche la composizione del Senato può avere un grande impatto sulla capacità di un governo di portare a termine la sua agenda.
Il voto è obbligatorio in Australia e poco più di 17,2 milioni di persone si sono iscritte per votare.
I principali contendenti politici sono la coalizione liberale-nazionale al governo e i laburisti. Ciascuno dei partiti deve conquistare almeno 76 dei 151 seggi alla Camera dei rappresentanti: il nuovo premier dovrà trattare con i partiti minori e gli indipendenti per formare il governo.
I laburisti hanno attaccato il governo di Morrison sulla situazione economica, evidenziando come i salari non crescessero abbastanza rapidamente per far fronte all’aumento del costo della vita, con gli elettori preoccupati per le ricadute sulla loro spesa quotidiana.
Dopo quasi 10 anni di governo conservatore, Albanese ha promesso maggiori azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, maggiore repressione della corruzione politica e rafforzamento dei diritti degli indigeni.