Australia. Il governo continua a utilizzare Nauru e la PNG per trattenere rifugiati e richiedenti asilo

di Alberto Galvi

Dal luglio 2012 il governo di Canberra continua ad utilizzare campi situati a Nauru e nella PNG (Papua Nuova Guinea) per trattenere rifugiati e richiedenti asilo recatisi illegalmente in Australia. il 13 agosto 2012 il governo australiano ha inviato 4.183 persone a Nauru e nella PNG al fine di non reinsediarle nel territorio australiano.
Al momento ci sono ancora 66 persone a Nauru, mentre al 31 dicembre 2021, quando è terminato l’accordo con la PNG, c’erano ancora 105 persone nei campi di quel paese. La maggior parte dei migranti ancora presenti nella PNG vive ora a Port Moresby. Tuttavia, secondo il Dipartimento degli Affari interni, un piccolo numero si trova anche a Goroka, una cittadina a 423 km da Port Moresby. Tutti coloro che erano stati precedentemente detenuti nel centro di Bomana sono stati ora rilasciati.
Alcune persone si sono anche trasferite dalla PNG a Nauru. I rifugiati e i richiedenti asilo trattenuti a Nauru costano ai contribuenti australiani più di 2,1 milioni di dollari australiani all’anno ad personam sull’isola. Quella tariffa per persona aumenterà notevolmente man mano che i migranti lasceranno i campi. Nessun nuovo richiedente asilo è stato inviato a Nauru dal 2014.
L’ abuso e l’abbandono dei detenuti a Nauru sono stati ben documentati. I rifugiati sono stati evacuati per motivi di salute, anche per quella mentale che ha visto gesti di autolesionismo e persino comportamenti suicidi; segnalati anche abusi sui bambini detenuti. Gli ultimi quattro degli oltre 200 bambini che un tempo erano detenuti a Nauru sono stati reinsediati negli Stati Uniti nel 2019.
All’inizio di questo mese il partito dei Verdi australiani ha presentato al Senato un disegno di legge che prevede l’immediata evacuazione in Australia dei richiedenti asilo e dei rifugiati a Nauru e nella PNG. Il disegno di legge consentirebbe ai richiedenti asilo e ai rifugiati di rimanere temporaneamente in Australia, con accesso a valutazioni e cure mediche, prima di essere reinsediati in un paese terzo come Stati Uniti, Canada o Nuova Zelanda.