Australia. Pianificato il referendum che vedrà gli indigeni permanentemente rappresentati nel governo

di Alberto Galvi

Il governo australiano sta predisponendo un referendum che, se approvato, vedrebbe gli indigeni permanentemente rappresentati nel governo. Il primo ministro Anthony Albanese ha rilasciato la bozza della proposta di modifica costituzionale al Garma Festival di quest’anno, dove di solito si incontrano politici e leader indigeni.
L’Australia fu colonizzata dagli inglesi nel 1788 ed era inizialmente una colonia penale. Da allora i leader indigeni hanno cercato il riconoscimento delle ingiustizie subite, comprese le uccisioni di massa, l’espropriazione delle terre consuetudinarie e l’assimilazione forzata.
Gli indigeni australiani scontano ancora oggi tassi sproporzionatamente elevati di povertà, reclusione, violenza domestica e disoccupazione. I problemi sono persistiti nonostante anni di promesse e politiche del governo statale e federale.
Nonostante gli indigeni australiani abbiano una storia che risale a 65mila anni, da decenni sperimentano vaste disuguaglianze rispetto alla popolazione non indigena a causa della colonizzazione e dell’emarginazione ancora in corso. Tuttavia ha riacceso le discussioni sulla sovranità la recente morte del capo di Stato dell’Australia, la regina Elisabetta II, il monarca britannico.
Malgrado gli indigeni australiani rappresentino meno del 3 per cento della popolazione del paese, costituiscono anche un quarto della popolazione carceraria, con molti detenuti per reati minori. Circa un terzo degli indigeni australiani vive al di sotto della soglia di povertà.
Secondo la legge australiana, la costituzione della nazione può essere modificata solo con un referendum. Storicamente però su 44 proposte avanzate in 19 referendum, solo 8 sono state approvate con voto popolare.
Il referendum di maggior successo è stato quello sui diritti degli indigeni, quando gli australiani nel 1967 hanno votato a sostegno di un emendamento costituzionale per far contare gli indigeni nel censimento.
Sebbene il governo non abbia ancora fissato una data per il referendum, Albanese si è recentemente impegnato a tenerlo tra luglio 2023 e giugno 2024.