Bielorussia. Maxi manifestazione delle opposizioni, ‘no a Lukashenko’

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Ad una settimana dalle elezioni che hanno riconfermato per la sesta volta il padre-padrone della Bielorussia Aljaksandr Lukashenho con il controverso risultato dell’80,03%, le opposizioni sono nuovamente scese in piazza in quella che è stata una manifestazione oceanica, le cui immagini sono circolate in tutto il mondo nonostante i media del regime abbiano trasmesso esclusivamente le file di bus di presunti manifestanti a favore del presidente.
Dopo giorni di scontri, con migliaia di arresti, feriti e persino tre morti, l’imponente numero di partecipanti alla manifestazione di oggi ha costretto gli agenti a lascar correre la “Marcia per la libertà”, com’è stata intitolata la protesta. Oltre agli slogan contro il regime sventolavano le bandiere bianche e rosse della Bielorussia presovietica.
Ieri Lukashenko ha incassato il supporto, in realtà scontato, di Vladimir Putin, il quale teme che un eventuale cambio di regime possa portare l’ennesimo paese prossimo al confine nella sfera europea e in quella della Nato: al termine dell’incontro Lukashenko ha affermato che “siamo giunti a un accordo con lui, e come richiesto ci fornirà piena assistenza per garantire la sicurezza del paese”.