Thailandia. L’ambasciatore Galanti, ‘orgogliosi dell’abito Made in Italy commissionato ad Antonia Sautter’

Export italiano in Thailandia a quota 1,561 miliardi di Euro (+14%) grazie all’esercito di PMI italiane e artigiani, veri e propri ambasciatori del Made in Italy nel mondo. Sautter, 'ho voluto che a Bankok arrivasse la fine leggerezza di Venezia. Onorata di far parte di questa iniziativa'.

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“L’abito commissionato da ICONSIAM alla maison Antonia Sautter di Venezia non è solo la prova provata che dobbiamo essere fieri e orgogliosi del
Made in Italy. Sono avvenimenti come questo che ci fanno ben sperare ci sarà una ripresa dell’export verso l’Estremo Oriente. L’Italia deve ripartire e potrà farlo proprio spingendo l’acceleratore sul comparto manifatturiero. Il nostro Paese e la Thailandia sono da sempre ottimi partner commerciali e l’ambasciata ha tra gli obiettivi quello di favorire le relazioni economiche, creare opportunità di business e aprire il terreno alle PMI, grazie alle strategie elaborate in collaborazione con il locale Ufficio ICE”. Con queste parole Lorenzo Galanti, ambasciatore d’Italia a Bangkok, commenta oggi la consegna dell’abito ideato da Antonia Sautter e dedicato a celebrare la Regina Madre Sirikit, creato in occasione della Giornata tailandese della Mamma, celebrata il 12 agosto con festeggiamenti previsti per tutto il mese nel Paese.
“Sotto il profilo economico-commerciale – prosegue l’ambasciatore – nel 2019 l’interscambio tra i due Paesi si è assestato sui 3,071 miliardi di euro (Fonte ISTAT/ICE), in crescita del 5% rispetto al 2018, e con un saldo positivo a nostro favore di 51,386 milioni di euro (Fonte ISTAT/ICE), grazie ad un deciso incremento dell’export italiano che ha raggiunto quota 1,561 miliardi di Euro (+14%), ed a fronte di importazioni risultate pari a 1,509 miliardi di euro (-3%)”.
“Secondo i dati forniti dal Ministero delle Finanze tailandese, l’Italia si trova al 22mo posto tra i fornitori della Thailandia, e al 26mo posto
tra gli importatori, in prodotti provenienti dal Paese asiatico”, continua il diplomatico italiano di base a Bangkok.
“Si esportano soprattutto macchinari, prodotti di gioielleria ed oreficeria, prodotti chimici e, in misura crescente, beni di largo consumo, grazie a un’espansione della classe media urbana che offre prospettive interessanti proprio al Made in Italy. Tra questi vini e agroalimentare trovano ottimi spazi, ma sono in parte frenati da alti dazi e divieti all’importazione, lasciando così maggiori opportunità ai prodotti del settore moda, artigianato e design, traino delle esportazioni del Belpaese verso Bangkok.
L’ambasciata d’Italia, che opera in collaborazione con ICE Bangkok, conferma il massimo supporto istituzionale, grazie alla crescente attività promozionale sviluppata negli ultimi anni assicurando che nel periodo 2020/2021 il programma di attività si arricchirà di nuove iniziative, tra cui alcune specifiche per i settori moda, artigianato e design, volte ad intercettare ulteriormente la domanda locale con eventi dedicati, campagne di comunicazione e di marketing, sviluppati anche in collaborazione con i piu’ importanti player locali di GDO ed E-commerce”, conclude l’ambasciatore Lorenzo Galanti in una nota per la stampa.
“Sono onorata di aver fatto parte di questa straordinaria iniziativa per rappresentare un Made in Italy fatto di sogni, passioni, sperimentazioni, costante ricerca del bello, sostenibilità e quel nostro inimitabile valore aggiunto che trasforma la materia prima per esprimere cultura e tradizione centenarie delle cose fatte bene, ricche di stile ed eleganza, sempre con un tocco di fantasia.
È la prima volta che mi trovo a realizzare un abito sentendo l’anima di una vera regina che mi ispira – commenta Antonia Sautter a margine della cerimonia di consegna dell’abito escusivo. Ho voluto che le sete thailandesi dai riverberi argentei del sole che si riflette sull’acqua, fantatizzassero i colori tenui della laguna all’alba. Le ho elaborate in vortici di rose azzurre e bianche come i cerchi che il vento disegna sulla superficie del Canal Grande, la sinuosa arteria del cuore di Venezia che, pulsante di attività e nella circolazione del mare, ha stabilito importanti alleanze commerciali con le spedizioni che partivano dai Fondaci, generando questa straordinaria laison tra Venezia e l’Oriente lungo la Via della Seta”.
“Ho quindi voluto ricreare un parallelo stilistico tra Venezia e Bangkok – prosegue Sautter – unendo la bellezza e il sentimento di due popoli. Ho impreziosito il tutto con perline in vetro veneziano, le famose conterie da ornamento che ebbero anche funzione di moneta di scambio, tanto erano ricercate e pregiate. Volevo insomma – conclude Antonia Sautter – che in Thailandia arrivasse tutta la fine leggerezza di questa nostra straordinaria Venezia, città dall’anima liquida, fatta di cieli meravigliosi, di riverberi di sole e di amore per l’Oriente. Città profondamente e intimamente donna. Ho realizzato questo abito pensando a Venezia come la più bella regina dei mari e dedicando il mio lavoro a tutte le regine, alle donne che per definizione incarnano la capacità di essere madri ed educatrici e di avere come mission di vita lo straordinario compito di educare il mondo alla bellezza”.