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Per la Bielorussia è la storia di sempre: il presidente Aleksandr Lukashenko stravince alle elezioni, ormai per la sesta volta, e le opposizioni accusano brogli, quindi nelle piazza vi sono scontri e arresti. Nulla di nuovo dunque, anche se questa volta nelle proteste e negli scontri con la polizia c’è scappato il morto, i feriti sono un centinaio fra manifestanti e agenti e gli arrestati sono oltre 3mila.
Lukashenko si è riconfermato alla guida del paese, che governa dal 1994 in perfetto stile da padre-padrone, con l’80,23% delle preferenze, e all’annuncio del risultato in migliaia hanno invaso le vie della capitale Minsk urlando slogan contro la dittatura. La candidata sconfitta Svetlana Tikhanovskaya non ha riconosciuto il risultato e ha chiesto “a coloro che credono che la loro voce sia stata rubata di non tacere“.
