Bolivia. Evo Morales vince le elezioni al primo turno ma non senza contestazioni

di Alberto Galvi –

Si è votato nei giorni scorsi in Bolivia. Il presidente, Evo Morales del MAS (Movimiento al Socialismo) ha vinto le elezioni con oltre il 46%, dopo un testa a testa con il suo avversario, l’ex presidente Carlos Mesa del CC (Comunidad Ciudadana) ha ottenuto almeno 10 punti di meno.
Lo spoglio dei voti ha avuti dei momenti di tensione dopo l’inspiegabile interruzione dei voti scrutinati decisa ieri dal TSE, che ha riattivato il TREP (Transmisión de Resultados Electorales Preliminares) dopo quasi 23 ore di sospensione. Mesa ha accusato il Governo di brogli elettorali, e la gente è scesa in strada a contestare il risultato elettorale. A monitorare il risultato del voto ci sono comunque gli osservatori dell’OEA (Organización de los Estados Americanos).
Il presidente Morales ha vinto le elezioni senza superare il 50% più 1 dei voti, ma secondo la Costituzione della Bolivia, è sufficiente superare il 40% delle preferenze elettorali, ma con una differenza di 10 punti rispetto al secondo per vincere le elezioni.
Gli altri candidati alle presidenziali sono: Chi Hyun Chung del PDC (Partido Demócrata Cristiano), Oscar Ortiz dell’alleanza BDN (Bolivia Dice No), Felix Patzi del MTS (Movimiento del Tercer Sistema), Virginio Lema Tarijeño del MNR (Movimiento Nacionalista Revolucionario), Ruth Nina del Pan-Bol (Partido De Acción Nacional Boliviano), Victor Hugo Cárdenas dell’UCS (Unidad Cívica Solidaridad), e Israel Rodríguez del FPV (Frente Para la Victoria).
Per quanto riguarda l’Assemblea legislativa, il Senato sarà composto dai senatori del MAS, del CC e del BDN, mentre la Camera dei deputati sarà composta dai deputati del ​​MAS, del CC, del PDC e del BDN. Nonostante numeri ancora provvisori per il MAS sarà difficile far approvare le leggi in particolare al Senato dove i 2 principali partiti sono praticamente alla pari.
Morales è il presidente dell’America Latina da più tempo in carica, e si accinge in queste elezioni a essere eletto presidente per la quarta volta. Morales è stato eletto per la prima volta nel 2006. In questa tornata elettorale oltre 7 milioni di boliviani avevano il diritto di votare per eleggere presidente, vicepresidente, 36 senatori, 130 deputati.
Per il presidente boliviano questi ultimi anni al potere non sono stati facili. La maggior parte dei governi di sinistra ha perso il loro consenso elettorale e anche lui nel 2016 ha perso un referendum. In quell’occasione era stato chiesto alla popolazione se aveva intenzione di riformare l’articolo 168 della Costituzione in modo che il presidente potesse essere rieletto o meno senza limiti. Per questo motivo, dall’opposizione insistono sul fatto che la candidatura di Morales è illegittima, anche se una sentenza della Corte costituzionale della Bolivia, ha determinato il diritto alla rielezione indefinita.
Il presidente boliviano in questa campagna elettorale ha insistito sui suoi cavalli di battaglia, come la crescita economica mista a giustizia sociale, basata su un’alleanza con il settore privato e sulla stabilità dei programmi di assistenza sociale, come le obbligazioni degli aiuti di Stato e la lotta contro la povertà.
Per Morales e il Vice Presidente Álvaro García Linera, non sarà comunque facile governare nei prossimi anni, in quanto i numeri che il MAS ha ottenuto all’Assemblea legislativa sono risicati rispetto a quelli ottenuti dall’opposizione.