Brasile. Amazzonia: Bolzonaro ci ripensa e prende i soldi del G7

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Solo ieri il residente del Brasile Jair Bolsonaro aveva rifiutato con una certa altezzosità i 20 milioni di dollari offerti dal G7 quale contributo per far fronte all’emergenza incendi che sta devastando l’Amazzonia. Il battibecco fra lui e il collega francese Emmanuel Macron, che aveva parlato di “crisi internazionale” e che lo aveva accusato di non aver atteso agli impegni presi al G20 di Osaka, risale alla vigilia del vertice di Biarritz, ed anche la tedesca Angela Merkel aveva annunciato la sospensione dei fondi destinati alla foresta amazzonica per la sua conservazione. Bolzonaro, prontamente sostenuto da Donald Trump, aveva twittato che “Il suggerimento del presidente francese di discutere le questioni amazzoniche al G7 senza la partecipazione dei Paesi della regione evoca una mentalità colonialista fuori luogo nel 21mo secolo”.
Tuttavia pecunia non olet, anche perché per far fronte ai 73mila incendi non bastano di certo i 44mila militari dislocati in un’area estesa qual è quella della foresta amazzonica, ed oggi il portavoce del presidente Bolsonaro, Otavio Rego Barros, ha fatto sapere che “Il governo brasiliano è aperto a ricevere supporto finanziario da organizzazioni e anche da nazioni. Il punto essenziale è che questi soldi che entrano in Brasile siano sotto il controllo del popolo brasiliano”.
Per far fronte all’emergenza che sta consumando il polmone del pianeta è intervenuto anche il premier canadese Justin Trudeau, il quale ha offerto a Brasile e Bolivia Canadair e 15 milioni di dollari.