Brasile. L’APB denuncia Bolsonaro all’ICC

di Alberto Galvi

L’APIB (Brazil’s Indigenous People Articulation) ha denunciato Bolsonaro alla ICC (International Criminal Court) dell’Aia per genocidio indigeno. Nella data che segna la Giornata internazionale dei popoli indigeni, l’organizzazione chiede al pubblico ministero della Corte di esaminare i crimini perpetrati contro le popolazioni indigene da parte del presidente Jair Bolsonaro dall’inizio del suo mandato nel gennaio 2019, con particolare attenzione al periodo della pandemia da Covid- 19.
Per l’APIB gli attacchi contro i popoli indigeni e i loro territori sono stati incoraggiati da Bolsonaro in diverse occasioni. Il presidente brasiliano ha avallato durante il suo mandato un’ondata di distruzione della foresta pluviale amazzonica, ha ridotto i programmi di protezione ambientale e spinto ad aprire riserve indigene in altre terre.
Bolsonaro avrebbe commesso i reati incentivando minatori e taglialegna a invadere i territori indigeni, anche se la cosa era illegale.
Secondo l’APIB il Covid-19 ha ucciso almeno 1.166 indigeni su un totale di 900mila stimati in Brasile, una popolazione particolarmente vulnerabili alle malattie. Non è la prima volta che i leader indigeni accusano Bolsonaro di attaccare il loro popolo e le loro terre: la controversa legge 490 per esempio è stata approvata dalla Commissione costituzione e Giustizia del Congresso il 23 giugno e permetterà alle industrie estrattive di operare sulle terre indigene.
A gennaio il capo indigeno Raoni Metuktire ha presentato un caso separato alla ICC chiedendo alla Corte di indagare su Bolsonaro per crimini contro l’umanità che comprenderebbero attacchi sistemici contro le popolazioni civili, omicidi, torture e riduzioni in schiavitù.
Il procuratore capo della ICC deve ora decidere se portare avanti i casi. La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana ha raggiunto alti livelli: sono stati disboscati più di 11mila chilometri quadrati di flora con conseguenze sulla fauna, sulle popolazioni ma anche sul clima. L’APIB ha lanciato un appello ai leader e alle organizzazioni indigene affinché denuncino all’ICC le violazioni dei diritti che queste popolazioni subiscono, soprattutto in questo periodo di pandemia.