Brasile. Lula vara un pacchetto di misure a favore dell’ambiente

di Paolo Menchi

Come promesso in campagna elettorale e con la sensibilità verso la protezione dell’ambiente dimostrata nelle precedenti esperienze, il presidente brasiliano Lula ha annunciato, nel corso delle celebrazioni per la giornata dell’ambiente di aver varato varato un importante pacchetto di misure per la tutela dell’ecosistema, per contrastare il cambio climatico che contiene anche la previsione di pesanti sanzioni contro la deforestazione illegale.
Le nuove norme danno la possibilità al governo di sequestrare il 50% delle terre deforestate illegalmente e prevedono la creazione di nuove aree protette per un totale di 30.000 chilometri quadrati.
Verranno inoltre ricreati gli organismi burocratici e fiscali che gestivano la zona dell’Amazzonia che erano stati gradualmente dismessi dall’ex presidente Bolsonaro nel suo tentativo di sfruttare commercialmente il cosiddetto polmone del mondo, senza curarsi minimamente della sua salvaguardia.
A tal proposito Lula ha annunciato che, nel corso del vertice dei paesi amazzonici, proporrà la creazione di un centro di cooperazione internazionale per la protezione della grande area verde.
Lula ha ribadito che non esiste contraddizione tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente, soprattutto in Brasile dove ci sono 30 milioni di ettari di terreni abbandonati perché poco comodi da lavorare che possono essere ricondotti a produrre in modo efficiente e che bisogna combattere i trafficanti illegali di legno, pesce e minerali che poi sono strettamente collegati con gli stessi che gestiscono il mercato della droga e la tratta degli esseri umani.
Lula si è anche rivolto a tutti i paesi più sviluppati che, nel 2009, sotto l’egida dell’Onu, si erano impegnati ad appoggiare finanziariamente le nazioni più deboli per salvaguardare l’ambiente, ricordando che nulla è stato fatto se non destinare risorse economiche per appoggiare guerre internazionali.