Burkina Faso. Chiesa attaccata dai jihadisti, ucciso il prete e 5 fedeli

di Nunzio Messere

E’ di 6 morti, tra cui il sacerdote 34enne Abbé Siméon Yampa, il bilancio dell’attacco quasi certamente di stampo jihadista avvenuto ieri ad una chiesa di Dablo, nella provincia di Sanmatenga in Burkina Faso, dove una ventina di uomini armati sono entrati nel luogo di culto sparando all’impazzata mentre veniva celebrata la messa.
Come ha riferito il sindaco di Dablo, Ousmane Zongo, gli aggressori tentavano di “fermare i fedeli intenti a scappare, e li uccidevano”. Obiettivo primario dei terroristi era certamente don Yampa, incaricato della diocesi per il dialogo interreligioso, e prima di lasciare la cittadina hanno incendiato la chiesa, un ambulatorio e alcuni negozi al fine di creare il panico tra la popolazione.
Oggi il direttore della sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti, ha comunicato via Twitter che “Il Santo Padre ha appreso con dolore la notizia dell’attacco alla chiesa a Dablo, in Burkina Faso. Prega per le vittime, per i loro familiari e per tutta la comunità cristiana del Paese”.
Risale solo al 29 aprile l’attacco precedente di jihadisti ad una chiesa cristiana: lì ad essere obiettivo dei terroristi è stata la chiesa protestante di Silgadji, ad una sessantina di chilometri da Djibo, nella parte settentrionale del paese. Anche in quel caso a rimanere uccisi sono stati il pastore e 4 fedeli; poi gli aggressori hanno dato fuoco al villaggio.
In Burkina Faso, paese subsahariano la metà dei 17,5 milioni di abitanti è di fede islamica, il 30% di fede cristiana e il restante 20% è costituito principalmente da seguaci delle religioni africane tradizionali animiste.