Cambio di governo in Madagascar e possibile scontro istituzionale

di Valentino De Bernardis –

Kolo_RajaonarimampianinaTerremoto politico nella grande isola dell’Africa Australe. Lunedì 12 gennaio il primo ministro in carica, Roger Kolo, ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente della repubblica Hery Rajaonarimampianina.
La decisione, sebbene prospettata da molti media locali nell’ultimo periodo, lascia comunque un certo grado di sorpresa dati gli stretti rapporti, finanche personali, che intercorrono tra le due alte cariche dello stato.
Medico settantunenne, Kolo rientrò in patria nel 2013 dopo un lungo soggiorno in Francia e Svizzera per prendere parte alle elezioni presidenziali dello stesso anno. Vistosi rigettare la candidatura dalla commissione elettorale (Ces) perché la sua domanda era deficitaria del criterio di residenzialità (almeno sei mesi prima della elezioni), Kolo decise di supportare la corsa alla presidenza di Rajaonarimampianina e del suo movimento Hery vaovao hoan’i Madagasikara (Nuove forze per il Madagascar) fino  diventare suo consigliere ufficiale.
Vinta la competizione elettorale e assunta la presidenza del paese nel gennaio 2014,  tre mesi più tardi Rajaonarimampianina ha messo a capo del nuovo gabinetto il fidato Kolo per dare un chiaro segno di rottura con i precedenti governi, come testimoniato dal seguente ritiro delle sanzioni internazionali che gravavano sul Madagascar. Dato un tale percorso politico in comune, la sopracitata rottura si traduce in un completo rimescolamento delle carte, di cui nessuno sembra riuscire a rintracciare le cause e le successive evoluzioni.
Secondo fonti vicine all’ex primo ministro, la causa principale delle dimissioni deve si deve rintracciare nei rapporti tesi tra Kolo e l’entourage presidenziale, e solo in minima parte dalla perdurante crisi economica da cui derivano i periodici blackout di elettricità e un peggioramento del quadro sanitario nazionale (l’Oanizzazione Mondiale della Sanità nel mese di novembre 2014 ha constatato la morte di 40 persone riconducibili a focolai di peste).
Altre supposizioni sulla crisi governativa malgascia riconducono le dimissioni “pilotate” del primo ministro agli incontri tra il Presidente della repubblica con quattro ex capi di stato, come parte di quel processo di riconciliazione nazionale promossa dalla confederazione delle Chiese cristiane del paese, che forse non trovavano il pieno sostegno di Kolo.
Nel breve volgere di due giorni, il 14 gennaio, Rajaonarimampianina ha deciso di affidare al generale Jean Ravelonarivo l’incarico di formare un nuovo governo.
Proveniente dal mondo militare, cinquantacinque anni, vicino alla cerchia di Didier Ratsiraka (che ha guidato il paese fino al 2002 ed il quale fu parte attiva degli incontri promossi dalle Chiese cristiane), il primo ministro in pectore vanta nel proprio curriculum la gestione di diverse aziende del settore pubblico e privato, in particolare nell’ambito immobiliare, come descritto nel suo profilo biografico sul sito della presidenza.
Impegnato da subito nei colloqui con diversi partiti politici per ottenere la fiducia in parlamento, il primo test di Ravelonarivo è rappresentato dalla dura opposizione che hanno annunciato molti parlamentari dell’opposizione, uniti in una coalizione trasversale guidata dall’ex presidente Andry Rajoelina, che contestano la modalità della nomina. La questione su cui fa leva Rajoelina è l’interpretazione dell’articolo 54 della Costituzione in cui viene esplicitato che il primo ministro deve essere proposto dalla maggioranza parlamentare o da un gruppo di partiti in seno all’Asemblea Nazionale, e non imposto dal presidente.
A destare preoccupazione non sono quindi solo i tempi di formazione del nuovo governo, ma anche come le istituzioni in carica intendano adoperarsi per garantire una pacificazione politica sostenibile, e non far cadere nuovamente il paese nel vortice dell’instabilità. Di certo è che il passo indietro (richiesto?) a Kolo non risolverà da sé i problemi economico-sociali del paese.

In foto: Roger Kolo e Hery Rajaonarimampianina

Twitter: @debernardisv