Camerun. Il presidente Biya ha celebrato i 40 anni al potere

di Alberto Galvi

Il presidente del Camerun Paul Biya ha celebrato i 40 anni al potere, con migliaia di suoi sostenitori che si sono radunati nella capitale Yaoundé per festeggiare, nonostante vi fossero solo gigantografie del presidente, il quale era assente. Biya non è apparso in pubblico dalla visita del presidente francese Emmanuel Macron a luglio.
Dopo la caduta di Robert Mugabe dello Zimbabwe nel 2017, Biya è diventato il presidente più anziano dell’Africa e il più longevo dopo Teodoro Obiang Nguema Mbasogo della Guinea Equatoriale, che prese il potere nel 1979. Biya è diventato presidente nel 1982, conservando il potere finora grazie a un governo dal pugno di ferro e al sostegno dei lealisti in posizioni chiave.
La maggior parte delle nomine che Biya ha fatto in questi anni erano membri del suo stesso gruppo etnico, i Beti. Biya sopravvisse a un tentativo di colpo di Stato nel 1984, mentre le prime elezioni multipartitiche del paese si tennero nel 1992: anche allora Biya superò il suo rivale dell’opposizione di soli quattro punti percentuali.
Negli ultimi anni Biya ha affrontato varie sfide, che vanno dal movimento secessionista nelle province anglofone del Camerun, alla minaccia nel nord rappresentata dagli estremisti islamici di Boko Haram. Inoltre ha represso l’opposizione, politica e armata, guadagnandosi le critiche da parte delle Nazioni Unite e dai paesi occidentali. Nel regime di Biya la corruzione ha svolto un ruolo chiave per ottenere il sostegno dei suoi alleati di governo, delle forze di sicurezza e dei membri della sua famiglia.
In Camerun esistono più di 200 diversi gruppi etnici, e si teme che possa scoppiare il caos una volta terminato il lungo mandato del presidente Biya. Alcuni pensano che Il figlio del presidente, Franck Biya, si stia preparando come possibile successore.