Capo Verde. Elezioni: il MpD del premier Correia e Silva ottiene la maggioranza dei seggi

di Aberto Galvi

Alle elezioni legislative capoverdiane il partito MpD (Mouvement pour la Démocratie) del premier Ulisses Correia e Silva ha mantenuto la maggioranza dei seggi dopo un’elezione dominata dalla pandemia di coronavirus. Capo Verde ha un regime semi-parlamentare in cui il primo ministro domina l’esecutivo, mentre il presidente Jorge Carlos Fonseca gioca il ruolo di arbitro.
Secondo questi risultati ancora parziali l’MpD ha ottenuto 37 seggi su 72 dell’Assemblea nazionale dando al partito la maggioranza assoluta, mentre il partito PAICV (Partido Africano para a Independençia do Cabo Verde) ha vinto 29 seggi. Nel precedente governo l’MpD controllava 40 dei 72 seggi, rispetto ai 29 del PAICV.
La leader del PAICV Janira Hopffer Almada, che sperava di diventare la prima donna premier, dopo la sconfitta ha deciso che nei prossimi giorni presenterà le dimissioni dalla carica nel partito.
Molto indietro rispetto ai due maggiori partiti, l’UCID (Union Cap-verdienne Indépendante et Démocratique) ha ottenuto 4 seggi. Altre tre piccole formazioni politiche in lizza non avranno eletti. Restano ancora da definire 2 dei 72 seggi, che sono riservati alla diaspora in Europa e nel resto del mondo.
L’arcipelago di Capo Verde si trova a circa 950 chilometri al largo della costa del Senegal e ha una popolazione da 550mila abitanti. Dalle libere elezioni del 1991 questo paese dell’Africa occidentale è noto per essere un modello di democrazia nel continente e non ha registrato incidenti o violenze legate alle elezioni e ai loro risultati.
L’economia di Capo Verde dipende dagli aiuti del Fmi (International Monetary Fund), dagli IDE (Investimenti Diretti Esteri), dalle rimesse e dal turismo. L’economia è orientata ai servizi con commercio, trasporti, turismo e servizi pubblici che rappresentano circa i tre quarti del Pil. Il paese ha registrato nel 2020 una recessione del 14,8 per cento. Inoltre l’epidemia ha fatto crollare l’economia di questo arcipelago molto dipendente dal turismo, che rappresenta il 25 per cento del suo Pil.
Il partito vincente in queste elezioni formerà un governo e nominerà un primo ministro, che detiene la maggior parte dell’autorità esecutiva nel paese ed è formalmente nominato dal presidente.