Catalogna. 350mila in piazza, scontri

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Erano almeno in 350mila le persone scese in piazza ieri a Barcellona per manifestare a favore dell’indipendenza della Catalogna e per i leader separatisti condannati nei giorni scorsi a pene fra i 9 e i 13 anni di reclusione. Scontri si sono verificati in serata nei pressi della caserma di polizia di via Laietana, dove sono stati lanciati oggetti verso gli agenti, che poi hanno caricato i manifestanti, e dove sono state istituite barricate. Il bilancio parla di tre arresti e di decine di feriti.
Due settimane fa il Tribunale supremo ha condannato il leader di Esquerra Republicana de Catalunya, Oriol Junqueras, a 13 anni di reclusione da scontare nella prigione catalana di Lledoners, dove si trova da allora; Jordi Turull, Raül Romeva e Dolors Bassa, sono stati condannati a 12 anni; l’ex presidente del Parlamento regionale Carme Forcadell, a 11 anni e mezzo; a 10 anni e mezzo sono stati condannati gli assessori Josep Rull e Joaquim Forn; a 9 anni Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, che non avevano incarichi politici ma che avevano organizzato le manifestazioni di piazza. Carles Puigdemont è invece ancora in Belgio dove si è auto esiliato, ma martedì sarà valutata la richiesta di estradizione emessa dalla Spagna.
Il presidente della Generalitat, Joaquim Torra, ha affermato che “noi andremo avanti fin dove i catalani vorranno”, con allusione ad un nuovo referendum sull’indipendenza della Catalogna.