Cina. Continua la corsa verso lo spazio con la stazione spaziale Tiangong

di Alberto Galvi

Lo scorso 16 aprile, dopo un soggiorno di sei mesi in orbita, l’equipaggio della navicella spaziale Shenzhou-13 è atterrato nel deserto dei Gobi in Mongolia. I tre astronauti cinesi sono tornati sulla Terra, ponendo fine alla missione più lunga compiuta da un equipaggio cinese.
Con il prosieguo di questa missione la Cina continuerà la sua ricerca per diventare una grande potenza spaziale e rivaleggiare con gli Stati Uniti, la Russia e l’Unione Europea.
A giugno verranno lanciati altri tre astronauti sulla sua nuova stazione spaziale: la precedente missione cinese era stata la Shenzhou-12, che l’anno scorso aveva inviato tre astronauti sulla nascente stazione spaziale Tiangong per 92 giorni. La Tiangong è la terza stazione spaziale cinese dopo quelle lanciate nel 2011 e nel 2016.
Le ultime settimane a bordo gli astronauti della navicella spaziale Shenzhou-13 le hanno trascorse a riordinare e preparare tutta l’apparecchiatura e la strumentazione necessaria all’equipaggio in arrivo sulla Shenzhou-14. L’equipaggio della capsula spaziale Shenzhou-14 trascorrerà sei mesi sulla stazione spaziale Tiangong per aggiungervi due moduli.
Verso la fine della missione sulla Shenzhou-14, altri tre astronauti saranno lanciati a bordo della Shenzhou-15 per un periodo di sei mesi. I due equipaggi si sovrapporranno per tre o cinque giorni, e la stazione spaziale che avrà per la prima volta a bordo sei persone.
Pechino ha lanciato il suo primo astronauta in orbita nel 2003, poi ha fatto atterrare un robot rover sulla Luna nel 2013 e su Marte l’anno scorso. Il primo modulo della stazione spaziale Tiangong è stato lanciato nell’aprile 2021. I piani prevedono il completamento della costruzione entro quest’anno. Il modulo spaziale Wentiano sarà lanciato a luglio e il modulo spaziale Mengtiano ad ottobre.
La Cina non è stata mai invitata a salire sulla ISS (International Space Station), perché nel 2011 il Congresso degli Stati Uniti ha espresso un divieto mediante legge di collaborare con la CNSA (China National Space Administration) per motivi di sicurezza nazionale, in quanto il suo programma spaziale è gestito dall’ala militare del Partito Comunista Cinese.
La Cina ha invece affermato di essere aperta alla collaborazione con l’estero, sebbene l’ambito di tale cooperazione non sia ancora chiaro.
La ISS dovrebbe terminare la sua attività dopo il 2024, anche se potrebbe rimanere in funzione fino al 2030 secondo quanto ha affermato la NASA (National Aeronautics and Space Administration).

(Foto: Depositphotos).