Cina. La geopolitica dei vaccini di Pechino nell’Oceano Indiano e nell’Indo-Pacifico

di Alberto Galvi

Dopo che l’India ha sospeso le esportazioni di vaccini a causa della grave carenza interna, nei paesi dell’Asia meridionale la Cina ha portato vaccini prodotti dalla società farmaceutica del gruppo Sinopharm. Ad essere interessati sono Sri Lanka, Bangladesh e al Nepal, ed in questo modo Pechino aumenterà la sua influenza nella regione dell’Oceano Indiano.
All’inizio di quest’anno l’India, che aveva esportato i vaccini AstraZeneca in diversi paesi tra cui Sri Lanka, Bangladesh e Nepal, e aveva già spedito circa 60 milioni di dosi dello stesso farmaco in 76 paesi nell’ambito del meccanismo COVAX, programma internazionale che ha come obiettivo l’accesso equo ai vaccini anti Covid-19.
Le dosi dalla Cina stanno aiutando questi paesi a riavviare le somministrazioni di vaccini che si erano bloccate quando le forniture dall’India si erano esaurite, anche se molti paesi hanno avuto esitazioni sui vaccini sviluppati nel paese orientale.
I vaccini cinesi delle case farmaceutiche Sinovac Biotech e CanSino Biologics non sono ancora stati autorizzati dal WHO (World Health Organization), ma il via libera sull’uso d’emergenza concesso il mese scorso alla società Sinopharm dal WHO ha tolto i dubbi sulla mancanza di trasparenza delle aziende cinesi circa i risultati della fase finale delle sperimentazioni cliniche.
La Cina è emersa così come il più grande esportatore di vaccini al mondo in molti paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, così come nella regione dell’Oceano Indiano, anche se qualsiasi mossa per unirsi al Quad (Quadrilateral Security Dialogue) danneggerebbe i legami con Pechino. Il Quad è un’alleanza strategica informale che Pechino considera anti-cinese, comprende India, Usa, Giappone e Australia.
Nella regione dell’Indo-Pacifico Indonesia, Malesia e Thailandia hanno diversificato le loro forniture di vaccini rivolgendosi a fonti alternative negli Usa, in Europa, in India e in Russia. Lo stesso vale per alcuni degli stretti alleati della Cina nella regione come la Cambogia, Singapore, Laos e Thailandia, mentre Vietnam e Filippine, paesi che hanno controversie marittime con la Cina, hanno rifiutato le dosi di vaccino.
Pechino mantiene una presenza militare continua in violazione del diritto internazionale nel territorio delle Filippine e continua ad alimentare tensioni col Vietnam sul confine marittimo. La Cina ha anche fornito scorte militari ai suoi pescherecci nelle aree che rivendica, vicino all’isola indonesiana di Natuna, e ha mostrato la sua potenza militare nell’Oceano Indiano occidentale, tenendo esercitazioni navali congiunte con i suoi partner Russia e Iran lo scorso anno.
In entrambe le regioni la Cina sta rafforzando la forza della sua flotta navale, intensificando le esercitazioni navali congiunte.