Corea del Nord. Altro lancio di missili: per Tokyo si tratta di ‘minaccia seria’

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corea del nordNella notte (0.50 ora italiana) il regime di Pyongyang ha compiuto nuovi test missilistici lanciando due missili a medio raggio: uno è caduto nel mar del Giappone, a 250 km a ovest della penisola di Oga (prefettura giapponese di Akita), mentre l’altro è esploso in dopo aver sorvolato il mar del Giappone per circa 1.000 km.
Si tratta dell’ultimo lancio di una lunga serie, che ha visto gli ultimi in luglio, quando tre missili hanno coperto una distanza di 500-600 chilometri.
Anche a seguito della prova di forza di oggi vi sono state proteste della comunità internazionale: il premier giapponese Shinzo Abe ha parlato di “minaccia seria” e di “atto scandaloso che non si può tollerare”, ed il ministro della Difesa uscente Gen Nakatani (proprio oggi è stato sostituito con Tomomi Inada) ha ordinato lo stato d’allerta alle forze di autodifesa.
Il Pentagono ha comunicato che “Siamo pronti a difendere con tutti i mezzi necessari la sicurezza dei nostri alleati nella Regione”; nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno annunciato il dispiegamento di missili da difesa THADD in Corea del Sud, cosa che il regime nordcoreano ha definito “dichiarazione di guerra”.
L’atteggiamento aggressivo del regime di Pyongyang ha il duplice scopo di far pesare il paese nello scacchiere geopolitico ma anche quello di giustificare le ingenti spese militari ad un popolo che in diverse aree ha ancora a che fare con il dramma della fame e della povertà.