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Giunto a Seul in visita, dov’è stato ricevuto dall’omologo Yun Byong-Se, il segretario di stato Usa John Kerry ha condannato le esecuzioni capitali nella vicina Corea del Nord definendole “grottesche” e ha definito “grossolana” la leadership di Kim Jong-Un: “Assistiamo a storie ridicole, orrende, manifestazioni pubbliche di esecuzioni segno di un capriccio del leader contro le persone vicine a lui”, ha dichiarato.
Tuttavia in materia di esecuzioni Kerry potrebbe aver preso un abbaglio, in quanto si è dimostrata una bufala l’esecuzione, riferita pochi giorni fa dagli 007 di Seul, con un cannone antiaereo del ministro della Difesa, Hyon Yong-chol, colpevole di essersi addormentato durante una parata militare e di aver risposto con “slealtà e mancanza di rispetto” ai rimproveri del leader. Il ministro è riapparso magicamente in tv un paio di giorni fa.
In passato si sono dimostrate un falso pure le esecuzioni della compagna del leader, colpevole di non aver portato i capelli in modo corretto, come dello zio, di cui si era detto che era stato fatto sbranare da cani.
Kerry ha poi toccato un tema a lui più congeniale: “In questo momento – ha poi aggiunto – in seguito anche alle recenti provocazioni, è chiaro che la Corea del Nord continua a perseguire la strada delle armi nucleari e dei missili balistici, continua a infrangere le promesse e continua a mostrare evidente disprezzo per le leggi internazionali”. Per questo motivo gli Usa stanno pensando a nuove sanzioni nei confronti di Pyongyang.
Nella foto: il ministro della Difesa nordcoreano Hyon Yong-chol.
