Costa d’Avorio. Ouattara, Gbagbo e Bédié tentano di riconciliare il paese prima delle elezioni

di Alberto Galvi

Lo scorso 14 luglio il presidente Alassane Ouattara e i suoi immediati predecessori Laurent Gbagbo, e Henri Konan Bédié, si sono incontrati per definire il prossimo capitolo della vita politica della Costa d’Avorio. I tre leader hanno dominato il panorama politico del paese dall’uscita di scena di Félix Houphouët-Boigny, il primo presidente dall’indipendenza nel 1960 alla sua morte nel 1993.
Il loro ultimo incontro è stato nel giugno 2010, ma già cinque mesi dopo è iniziata una guerra civile. Da allora la relazione tra i tre è stata instabile, con alleanze mutevoli. L’idea di un incontro era una delle raccomandazioni del Dialogo politico tra potere e opposizione tenutosi all’inizio dell’anno per raffreddare il clima politico, ma Alassane Ouattara ha voluto che questo genere di incontro diventasse periodico per facilitare la riconciliazione.
La Costa d’Avorio ha vissuto due guerre civili negli ultimi 20 anni. I tre leader tentano ora di riconciliare il paese prima delle elezioni del 2025. Bédié è stato presidente dal 1993 fino alla sua rimozione attraverso un colpo di Stato del 1999. Gbagbo ha governato dal 2000 fino alla sua sconfitta elettorale contro Ouattara nel 2010.
Dopo le elezioni del 2010 Gbagbo ha rifiutato di ammettere la sconfitta, portando a una breve guerra civile di 134 giorni che ha ucciso circa 3mila persone, con le forze ribelli allineate con Ouattara che hanno avuto la meglio nel conflitto. Gbagbo è stato inviato presso la Corte penale internazionale dell’Aia per affrontare le accuse di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Nel 2019 è stato assolto ed è tornato in Costa d’Avorio lo scorso anno.
Durante i suoi 10 anni di potere Ouattara ha governato il paese in un clima di relativa stabilità, ma quando si è candidato per un terzo mandato nel 2020 vi sono stati scontri durante i quali dozzine di persone sono rimaste uccise. Gbagbo e Bédié hanno definito queste elezioni incostituzionali.
Ouattara non ha ancora deciso se intende candidarsi per un quarto mandato nel 2025, ma per dimettersi prima avrebbe bisogno che Gbagbo e Bédié si impegnassero a ritirarsi dalla politica.