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Le autorità sanitarie della Danimarca hanno deciso la sospensione del vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca in quanto, come ha riportato il comunicato, “vi sono state informazioni su casi di persone vaccinate con quel farmaco che hanno riportato coaguli del sangue. Tuttavia le stesse autorità hanno specificato che si tratta di una misura precauzionale, dal momento che “non è stato determinato se vi siano legami fra il vaccino in questione e i casi di coagulazione sanguinea”. Situazioni simili si sono verificate in Islanda e Norvegia, altri paesi che hanno sospeso la somministrazione del vaccino AstraZeneca, mentre sia l’azienda ango-svedese che l’Ema, l’Agenzia del farmaco europea, hanno espresso rassicurazioni.
L’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, ha reso invece noto di aver disposto in via precauzionale il divieto dell’utilizzo di un lotto di AstraZeneca, il numero ABV2856, “a seguito d alcuni eventi avversi in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi” appartenenti al lotto in questione, pur specificando che “al momento non è stato stabilito alcun nesso di casualità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi”.
Risale a domenica scorsa la sospensione della somministrazione di un altro lotto di vaccini AstraZeneca, il numero ABV5300, da parte delle autorità austriache in quanto poco dopo la somministrazione delle dosi una donna è morta e un’altra è stata ricoverata per embolia polmonare. Anche in questo caso le indagini sanitarie sono in corso e nessun nesso fra i fatti in questione e il ricorso al farmaco di AstraZeneca è stato comprovato.
