Cuba. Approvato mediante il codice di famiglia: consente i matrimoni gay

di Alberto Galvi

I cubani hanno approvato mediante referendum il nuovo codice di famiglia che consente alle coppie dello stesso sesso di sposarsi e adottare figli. Il codice promuove un’equa condivisione dei diritti e delle responsabilità domestiche tra i coniugi, senza quindi discriminazioni per la donna.
I risultati della commissione elettorale hanno mostrato che il 74 per cento degli 8,4 milioni di cubani aventi diritto ha partecipato al referendum per la legge promossa dal presidente Diaz-Canel, ma che ha incontrato una forte resistenza da parte dei movimenti evangelici cubani.
La riforma del diritto di famiglia è stata approvata dall’Assemblea nazionale di Cuba lo scorso luglio, dopo anni di dibattito, e la riforma consente gravidanze surrogate, diritti più ampi per i nonni rispetto ai nipoti, protezione degli anziani e misure contro la violenza di genere.
Una delle principali sostenitrici del provvedimento è stata Mariela Castro, figlia dell’ex presidente Raul Castro e nipote del leader cubano Fidel Castro, nonché direttrice del Centro nazionale per l’educazione sessuale e promotrice dei diritti per le coppie dello stesso sesso.
Cuba è anche diventata più tollerante nei confronti delle religioni, ma alcune chiese hanno approfittato dell’apertura nel 2018 e nel 2019 per fare una campagna contro i matrimoni gay. Diversi leader religiosi hanno espresso preoccupazione, e in altri casi una strenua opposizione alla legge, preoccupati che possa indebolire la famiglia tradizionale.