Danimarca. Il primo ministro Frederiksen ha indetto le elezioni generali per il 1 novembre

di Alberto Galvi

Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha indetto le elezioni generali per il 1 novembre, con un totale di 14 partiti che si contenderanno i 179 seggi del Parlamento. La decisione è arrivata sulla scia dello scandalo per il massacro di un’intera popolazione di visoni nel 2020, per paura di una mutazione del COVID-19 che si spostasse dagli animali all’uomo, mettendo a repentaglio i vaccini.
Frederiksen spera di formare un ampio governo con partiti di destra e di sinistra. La maggior parte dei sondaggi suggerisce che Frederiksen e il suo partito socialdemocratico rimarranno i più popolari, ma la sua coalizione potrebbe perdere la maggioranza. Ciò significherebbe che il gruppo di opposizione, guidato dal Partito Liberale di centro-destra e dal Partito Popolare Conservatore, sarebbe in vantaggio.
Il leader dei conservatori danesi Søren Pape Poulsen è uno dei principali concorrenti di Frederiksen alla premiership danese. Poulsen ha annunciato che si sarebbe candidato alle elezioni come primo ministro, insieme a Frederiksen e al leader dei liberali Jakob Ellemann-Jensen.
Forse ancora più sorprendente è il ritorno dell’ex primo ministro Lars Løkke Rasmussen, che ha fondato il partito I Moderati dopo le dimissioni dai liberali nel 2021. Nessuno dei tre candidati alla carica di primo ministro sarebbe in grado di governare senza il supporto di Rasmussen. Ciò significa che tutti gli occhi saranno puntati ancora una volta su Rasmussen, ché dovrà decidere chi appoggiare alla carica di primo ministro.
Forse il concorrente più sorprendente di Frederiksen alle elezioni sarà l’ex ministro dell’Immigrazione Inger Støjberg, che ha fondato un nuovo partito politico, i Democratici Danesi, a meno di un anno dalla condanna a due mesi di carcere per aver ordinato la separazione illegale di alcune coppie di rifugiati.
Dopo aver scontato la pena, Støjberg sta ora cercando di tornare in Parlamento con il suo partito pro immigrazione appena formato, anche se la Danimarca è nota per avere una delle politiche di immigrazione più rigorose dell’UE.
Negli ultimi tempi il paese scandinavo è al centro di una crisi politica internazionale dopo che due gasdotti che trasportano gas dalla Russia all’Europa attraverso il Mar Baltico sono stati danneggiati nelle proprie acque, in quello che potrebbe essere un vero e proprio atto di sabotaggio.