Marocco. Re Mohammed VI affronta nel suo discorlo la problematica dell’acqua e la promozione degli investimenti

di Belkassem Yassine

Il re del Marocco Mohammed VI ha presieduto ieri l’apertura della prima sessione dell’anno legislativo in una cerimonia che non si svolgeva da due anni a causa della pandemia di Covid-19.
Nell’occasione il sovrano ha evidenziato due temi importanti per il regno, le problematiche dell’acqua e la promozione degli investimenti.
In Marocco la questione della gestione delle risorse idriche è attualissima in quanto il Paese sta attraversando il periodo di siccità più intenso da oltre tre decenni, ed il re ha ricordato le misure adottate dallo scorso febbraio nell’ambito del Piano per contrastare gli effetti della siccità. “Lo stato attuale delle risorse idriche ci interpellano tutti, governo, istituzioni e cittadini. Esige un dovere di verità e di responsabilità, nella nostra azione per rimediare alle debolezze e alle carenze”. Per il monarca è necessario accelerare il Programma Nationale Prioritario di Acqua 2022-2027, i cui progetti sono ripartiti in tutto il Regno, “indipendentemente dalle precipitazioni che segneranno i prossimi tempi”. In questa direzione ha dato diverse linee guida, tra cui la necessità “di tenere presente che il tema dell’acqua non è affare esclusivo di una isolata politica settoriale, ma costituisce una preoccupazione comune di numerosi settori.”
La seconda parte del discorso del re è stata incentrata sul tema degli investimenti: “oggi scommettiamo sugli investimenti produttivi come leva essenziale per rilanciare l’economia nazionale e ancorare il Marocco a settori promettenti”. Ha quindi espresso il desiderio che la nuova Carta Nazionale degli Investimenti dia un impulso tangibile all’attrattiva del Marocco per gli investimenti privati, sia nazionali che esteri.
Il sovrano non ha mancato di sottolineare l’importanza degli investimenti dei Marocchini Residenti all’Estero (MRE), e ha esortato il governo, in collaborazione con il settore privato e bancario, a tradurre i rispettivi impegni in un “Patto Nazionale per gli Investimenti”. “Questo dispositivo mira a mobilitare 550 miliardi di dirham di investimenti e a creare 500 mila posti di lavoro nel periodo 2022-2026”, ha affermato, invitando gli amministratori eletti ad essere “all’altezza della grande responsabilità che incombe su di loro, in particolare nell’attuale contesto nazionale e alla luce delle fluttuazioni della situazione internazionale”.