Danimarca. Vittoria dei socialdemocratici, batosta per i sovranisti

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Vittoria dei socialdemocratici della 41enne Mette Frederiksen in Danimarca, che con il 26% delle preferenze ha conquistato 91 seggi su 179, battendo i liberalconservatori del premier uscente Lars Lokke Rasmussen, a cui vanno 75 seggi. Molto male i sovranisti del Partito del Popolo Danese, i quali hanno preso una batosta che li ha portati dal 21,1% di 5 anni fa (37 seggi) all’8,7% di oggi (16 seggi). Bene invece il Partito Socialista Progressista, formazione ecologista che è passata dal 4 all’8 per cento, ed a loro per primi Frederiksen chiederà di partecipare alla formazione del governo.
La campagna elettorale è stata improntata sull’ecologia, sulla crescita che già oggi vede la Danimarca ai primi posti in Europa, sul welfare, ma anche e soprattutto sui migranti, col pugno di ferro proposto da Frederiksen e quindi le porte chiuse ai flussi migratori, passando anche dalla confisca dei beni ai migranti che sono in grado di pagarsi l’accoglienza.
La Danimarca è oggi uno dei paesi con la maggior percentuale di migranti, specie dopo che nel 2015 la cancelliera tedesca Angela Merkel ha lasciato entrare un milione di profughi e migranti senza discutere della cosa con gli altri paesi europei.
Per fare il governo Frederiksen sentirà le varie formazioni consonanti, ed ha affermato che “Facciamo i conti con la realtà, ascoltiamo cosa ci dicono i cittadini, e facciamoci di nuovo forza di governo”.