Ecuador. Lasso ha annunciato che non si candiderà alle elezioni anticipate

di Alberto Galvi

Il mese scorso il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ha sciolto l’Assemblea nazionale a causa di un processo di impeachment contro di lui. La mossa è arrivata mentre i legislatori stavano valutando l’impeachment di Lasso per le accuse di aver ignorato gli avvertimenti di appropriazione indebita relativi a un contratto con la compagnia statale di trasporto petrolifero FLOPEC (Flota Petrolera Ecuatoriana). Lasso ha negato l’illecito e ha accusato l’Assemblea nazionale di fomentare la crisi politica.
Lasso è entrato in carica nel 2021 e ha governato per decreto dopo aver invocato a metà maggio una clausola costituzionale per sciogliere l’Assemblea nazionale controllata dall’opposizione. Continuerà a governare per decreto, supervisionato dalla Corte costituzionale, fino all’insediamento del nuovo presidente.
Lasso ha annunciato che non si candiderà alle elezioni anticipate previste per il 20 agosto, e ha invitato vari partiti politici a unirsi a lui in difesa della democrazia.
L’amministrazione di centrodestra di Lasso ha risentito dell’aumento della criminalità alimentata dal traffico di droga, tema che dovrebbe dominare la campagna elettorale. Era improbabile che Lasso se la cavasse in una votazione: il suo indice di gradimento era solo del 13,9 per cento già prima che sciogliesse il Parlamento.