Erdogan in Somalia. Accordi commerciali ma anche una base militare

di Enrico Oliari –

erdogan con MahmoudDopo essere stato in Kenya e Uganda, il presidente turco Recep Tayyp Erdogan si è recato per la terza volta in Somalia, dopo essevi stato nel 2011 e nel gennaio 2015.
Scopo del viaggio sono i legami commerciali e diplomatici con il paese africano, attraversato ormai da anni dalla lotta contro i qaedisti di al-Shabaab, incalzati e spinti sempre più a sud dai militari dell’Amisom (Unione Africana), ma attivi con guerriglia e attentati terroristici.
Solo due giorni fa è stato obiettivo dei terroristi l’ennesimo hotel di Mogadiscio, mentre dentro si svolgeva un summit dell’esercito e delle autorità politiche: il bilancio è stato di 15 morti.
Uno degli accordi prevede il pagamento da parte di Ankara di due milioni di dollari al mese in cambio della costruzione in territorio somalo della prima base militare turca in Africa, la quale servirà anche come punto di addestramento dei militari somali nella lotta contro gli al-Shabaab.
Dato per vero vero, stando ai russi e a quanto diffuso da alcuni media turchi, il supporto di Ankara a Jabat al-Nusra (diramazione di al-Qaeda in Siria), viene così ad essere evidente la politica pirandelliana di Erdogan, che appoggia al-Qaeda in Siria per combatterlo in Somalia.

Nella foto: Erdogan a Mogadiscio con il presidente Hassan Sheikh Mohamud, nel viaggio del 2015.