Etiopia. Annunciato il riempimento della GERD, la diga all’origine della disputa idrica con Egitto e Sudan

di Alberto Galvi

L’Etiopia ha annunciato di aver riempito la GERD (Grande Diga Rinascimentale Etiope) sul Nilo, che è stata all’origine di una lunga disputa idrica con i paesi a valle, Egitto e Sudan. La GERD si trova nel nord-ovest dell’Etiopia, a circa 30 km dal confine con il Sudan. L’annuncio è arrivato appena due settimane dopo che i tre paesi hanno ripreso i negoziati, dopo una lunga pausa, su un accordo che tenga conto delle esigenze idriche di tutti e tre.
L’Etiopia ha affermato che la GERD, costruita dall’italiana WeBuild, non ridurrà il volume dell’acqua che scorre a valle. A piena capacità, l’enorme diga idroelettrica, lunga 1,8 chilometri e alta 145 metri, potrebbe generare più di 5mila megawatt. Ciò raddoppierebbe la produzione di elettricità dell’Etiopia, alla quale attualmente ha accesso solo la metà dei 120 milioni di abitanti del paese.
L’Egitto e il Sudan temono che l’enorme GERD da 4,2 miliardi di dollari ridurrà gravemente la quota di acqua del Nilo che ricevono e hanno ripetutamente chiesto ad Addis Abeba di smettere di riempirlo finché non avranno raggiunto un accordo su come dovrebbe funzionare.
Il governo di Khartoum non ha ancora commentato, ma la posizione del fragile Sudan, attualmente impantanato in una guerra civile, ha oscillato negli ultimi anni. L’Egitto si oppone fermamente al megaprogetto, sostenendo che ridurrà il flusso del fiume Nilo. L’Egitto, che già soffre di una grave scarsità d’acqua, vede la diga come una minaccia esistenziale perché fa affidamento sul Nilo per il 97 per cento del suo fabbisogno idrico.
La diga è stata al centro di una disputa regionale da quando l’Etiopia ha lanciato il progetto nel 2011. I negoziati tra i tre governo sono stati sospesi nel 2021, ma sono ripresi il mese scorso, il 27 agosto, con l’obiettivo di trovare un accordo che tenga conto del fabbisogno idrico di tutti e tre i paesi.