Filippine. Gli Usa ricostruiscono la propria potenza militare in chiave anticinese

di Alberto Galvi

Gli Stati Uniti hanno adottato misure per ricostruire la propria potenza militare nelle Filippine al fine di rafforzare un arco di alleanze militari in Asia in un’era post-Guerra Fredda nettamente diversa, cioè da quando la nuova minaccia regionale percepita è una Cina sempre più armata.
Subic Bay nelle Filippine settentrionali era la più grande base navale d’oltremare degli Stati Uniti. Intorno all’ex base della Marina degli Stati Uniti ora c’è un vivace porto franco commerciale, una destinazione turistica a nord-ovest di Manila; la notizia della decisione del governo filippino di consentire un’espansione della presenza militare americana ha riacceso i ricordi di un’epoca verificatasi nella vicina città di Olongapo.
Alle forze americane sarebbe stato concesso l’accesso ad altri quattro campi militari filippini, oltre ad altre cinque basi locali, dove i finanziamenti degli Stati Uniti hanno accelerato il passo per costruire caserme, magazzini e altri edifici volti a ospitare un numero ancora non specificato, ma prevedibilmente considerevole, di truppe. La Costituzione filippina proibisce la base permanente di truppe straniere nel paese e il loro coinvolgimento in combattimenti locali, ma consente stazionamenti temporanei di truppe straniere in base a patti di sicurezza come l’Accordo di cooperazione per la difesa rafforzata del 2014 e l’Accordo sulle forze in visita del 1998.
Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha dichiarato durante la sua visita a Manila la scorsa settimana che Washington non stava cercando di ristabilire basi permanenti. Il personale militare americano in visita potrebbe coinvolgere l’esercito filippino in più ampi addestramenti congiunti di prontezza al combattimento, fornire aiuto nella risposta rapida ai disastri e fare pressioni per aiutare a modernizzare le forze armate di Manila.
La Cina ha affermato che il rafforzamento delle forze armate statunitensi nella regione sta intensificando le tensioni e mettendo a rischio la pace e la stabilità. Le Filippine temono invece una potenziale invasione cinese di Taiwan, che Pechino vede come un proprio territorio da portare sotto il controllo cinese, se necessario con la forza.