Gb. Governo ”ficcanaso”: proposta legge anti-terrorismo “apre” internet alla polizia

di Michele Convertino –

scotland yardEDIMBURGO. Così come nel resto d’Europa anche in Regno Unito i recenti fatti di Parigi hanno portato il governo a massimizzare la presenza di polizia nelle maggiori città e in particolare negli aeroporti. Chi nelle ultime settimane si è trovato a passare in uno degli aeroporti di Londra avrà notato senza alcuno sforzo come i tempi di controllo sui passaporti all’arrivo si siano dilatati quasi all’infinito. Non soddisfatti delle ultime misure prese, una commissione alla House of Lords, composta principalmente da ex ministri della Difesa ed ex vertici dei servizi d’intelligence, ha prodotto un testo di circa 18 pagine che sarà discusso il prossimo lunedì dagli stessi Lords per poi passare ai Commons. La proposta in questione garantirà poteri più diretti alle autorità di vigilanza (e ovviamente ai servizi segreti) per accedere ai dati sul traffico internet di qualsiasi cittadino senza restrizioni. Le compagnie di telecomunicazioni infatti saranno obbligate a mantenere i dati inalterati e disponibili in qualsiasi momento senza obbligo di avviso da parte del governo. Il documento ribattezzato Snooper’s Charter dalla rete (licenza dei ficcanaso ndr), in quanto emendamento non andrà al voto delle camere bensì sarà prima discusso dai Lords per poi passare direttamente al setaccio di una commissione nella House of Commons che potrebbe semplicemente approvare la proposta includendola nel più esteso Counter Terrorism and Security Bill.
Sui social media e su alcuni blog d’informazione il passaparola è già iniziato e l’invito è quello di far sentire la propria voce sugli account twitter dei membri del parlamento che fanno parte della commissione, per inciso Lord King ex segretario alla difesa per i Conservatives, Lord Carlile per i Liberal Democrat, Lord West ex ministro alla difesa per i Labour e Lord Blair a capo della Metropolitan Police of London.
Il timore è che le attenzioni rivolte dai media alle prossime elezioni generali a maggio possano far passare quasi inosservate tutte le osservazioni dovute ad un tema importante come il diritto alla privacy dei cittadini e più in generale di tutti gli utenti internet sul suolo britannico. Alla stessa maniera una proposta che dovrebbe far sentire tutti più sicuri dalla minaccia del terrorismo si rivolta contro: non è che i servizi segreti non abbiano il polso necessario per arginare il problema con metodi più leciti?