Gb. Il governo britannico offre visti di lavoro ai laureati delle migliori università del mondo

di Alberto Galvi

Con l’obiettivo di attirare i lavoratori più meritevoli il Regno Unito offrirà visti di lavoro ai laureati delle migliori università del mondo. I laureati delle 50 migliori università estere, ovvero che compaiono nelle prime 50 posizioni delle classifiche del Times Higher Education o del Quacquarelli Symonds, possono richiedere un visto di lavoro di due anni che diventano tre per chi possiede un dottorato. Gli interessati potranno portare con loro anche i famigliari e trasformare il permesso di soggiorno rendendolo a lungo termine, se verranno rispettati i requisiti.
Il programma dei visti per studenti, reintrodotto due anni fa, ha annullato una decisione presa nel 2012 dall’allora ministro dell’Interno Theresa May, che costringeva gli studenti stranieri a lasciare il paese quattro mesi dopo aver terminato la laurea.
L’elenco più recente delle università idonee del 2021 comprendeva più di due dozzine di università statunitensi, nonché istituzioni in Canada, Cina, Singapore, Giappone, Germania, Francia e Svezia. I candidati devono essere in grado di parlare, leggere, ascoltare e scrivere inglese a un livello intermedio, che è l’equivalente del B1.
Per diversi anni il paese ha dovuto affrontare un mercato del lavoro rigido, aggravato da Brexit e Covid-19: le aziende hanno esortato il governo ad allentare a modificare le regole. Da quando ha lasciato l’Unione Europea, il Regno Unito ha posto fine alla priorità data ai cittadini dell’UE e ha introdotto un sistema di immigrazione basato su punti e classifiche necessarie a stabilire se le loro qualifiche e le loro competenze linguistiche sono adatte al tipo di lavoro a loro offerto.