Gb. Johnson pensa alla terza fase, ma ‘serve prudenza’

di Elisabetta Corsi

La tabella di marcia delle riaperture nel Regno Unito prosegue lunedì 17 maggio con il terzo livello. Dalla prossima settimana sarà possibile incontrarsi all’aperto in gruppi con più di 30 persone, mentre sei persone o due famiglie potranno incontrarsi all’aperto e poi pernottare nella stessa casa. Ristoranti, pub, caffè e bar potranno servire i clienti all’interno dei locali; musei, teatri, cinema, hotel, ostelli e Bed and Breakfast potranno riaprire.
Riprenderanno gli esercizi di gruppo per adulti all’aperto, ma le autorità raccomandano prudenza nell’abbracciare amici e famigliari.
Le mascherine non saranno più obbligatorie nelle scuole secondarie e tutti gli studenti universitari torneranno a frequentare le lezioni in presenza.
Per quanto riguarda i viaggi, gli inglesi potranno muoversi nei paesi che fanno parte della “Green List”, senza necessità di fare la quarantena al ritorno.
Vi sono però preoccupazioni per le riaperture del 21 giugno, che potrebbero comportare dei rallentamenti a causa della variante indiana che si sta diffondendo e che è ritenuta più contagiosa rispetto alle altre. Lo stesso premier Boris Johnson in conferenza stampa ha detto che in tal caso si arriverebbe a scelte difficili.
A causa delle preoccupazioni per la variante, l’attesa per i vaccini per gli over 50 sarà ridotta da 12 settimane a 8, dal momento che si tratta di soggetti tra i più vulnerabili. I casi di variante indiana infatti sono triplicati nell’ultima settimana, secondo i dati della sanità pubblica britannica. In 15 aree dell’Inghilterra sono già in corso test per accertare eventuali contagi: ad essere interessate sono in particolare le città di Bolton, Blackburn, Londra, Sefton e Nottingham. Secondo le ultime cifre del governo, almeno 17 persone sono morte dopo essere risultate positive ad un test effettuato in 28 giorni, e sono stati registrati altri 2.193 casi di Covid-19.
Il primo ministro ha detto che i casi attuali non necessitano di una rallentamento delle riaperture previste per lunedì, però ha avvertito che l’aumento dei contagi potrebbe comportare rallentamenti circa le prossime tappe di uscita dal lockdown, ovvero che potrebbe essere a rischio il passaggio alla quarta fase di giugno. Ha poi aggiunto: “invito tutti alla massima cautela perché le scelte che ognuno di noi farà nei prossimi giorni avranno effetto sulla strada da percorrere”. Ha quindi ribadito che non sarà impossibile riuscire ad attuare la quarta fase, ma allo stesso tempo che sarà necessario essere realistici.
L’obiettivo del governo con la quarta e ultima frase è quello di rimuovere tutti i limiti sul contatto sociale a partire dal 21 giugno: i fattori decisivi saranno la continua efficacia dei vaccini e i rischi non correlati alle nuove varianti.
Secondo gli ultimi dati del governo britannico si stimano per la sola giornata di oggi 204.912 vaccinati con la prima dose, 379.111 con la seconda dose. Sono 2027 i casi positivi, 7 morti e 103 ricoverati, con 982.881 tamponi effettuati.