Diarkos ed.
Per decenni la centralità negli scambi internazionali rivestita dal dollaro ha assicurato agli Stati Uniti l’egemonia sull’economia globale, con la possibilità di accumulare sistematicamente deficit senza alcuna conseguenza e di scaricare i propri squilibri interni sul resto del mondo. Un «esorbitante privilegio», che tuttavia vediamo oggi vacillare sempre più vistosamente sotto i contraccolpi innescati dalla guerra in Ucraina e per iniziativa di nuove potenze emergenti come la Cina e i Brics. Il libro, muovendosi tra storia, economia e geopolitica, ripercorre le origini, le fasi cruciali e la traiettoria di questo fondamentale passaggio epocale a partire dalla svolta degli anni Ottanta, attraverso i conflitti dimostrativi degli anni Novanta e degli anni Dieci, fino alle manipolazioni del tasso di interesse ad opera della Federal Reserve e l’imposizione di dazi e sanzioni. Partito molto lentamente e senza un coordinamento centralizzato, il processo di dedollarizzazione e di sganciamento dai circuiti su cui si fonda l’ordine economico globale ha cominciato a prendere velocità, con una brusca accelerata sulla scia delle dinamiche di scontro a livello internazionale, rimanendo, tuttavia, il suo punto d’arrivo ancora avvolto nelle nebbie dell’imprevedibile.
Giacomo Gabellini (1985), saggista e ricercatore indipendente specializzato in questioni economiche e geopolitiche. È autore di numerosi volumi tra cui Ucraina. Una guerra per procura (2016), Israele. Geopolitica di una piccola, grande potenza (2017), Weltpolitik. La continuità economica e strategica della Germania (2019) e Krisis. Genesi, formazione e sgretolamento dell’ordine economico statunitense (2021). Ha all’attivo collaborazioni con numerose testate sia italiane che straniere, tra cui la rivista «Eurasia», il centro studi Osservatorio Globalizzazione e il quotidiano cinese «Global Times». Per Diarkos ha pubblicato Dottrina Monroe. L’egemonia statunitense sull’emisfero occidentale (2022).