Giappone. Abe nomina ministro della Difesa la nazionalista Tomomi Inada

Notizie Geopolitiche

Inada tomomiA seguito di un rimpasto di governo il premier giapponese Shinzo Abe ha scelto come ministro della Difesa una nazionalista, membro dello stesso Partito liberaldemocratico, Tomomi Inada, la quale prende così il posto di Gen Nakatani.
La scelta ha un chiaro segnale da leggersi nel quadro dell’incremento delle tensioni geopolitiche nell’area, dove la Cina ha aumentato sensibilmente la spesa militare e continua nella costruzione di isole artificiali a scopo militare nel Mar Cinese Meridionale, e dove la Corea del Nord insiste sia sul programma nucleare, che con il lancio di missili balistici a scopo sperimentale.
Proprio oggi il regime di Pyongyang ha compiuto nuovi test missilistici lanciando due missili a medio raggio: uno è caduto nel mar del Giappone, a 250 km a ovest della penisola di Oga (prefettura giapponese di Akita), mentre l’altro è esploso in dopo aver sorvolato il mar del Giappone per circa 1.000 km.
Vi è poi la questione delle isole contese, come le Takeshima e le Senkaku, per cui vi sono state nei mesi scorsi dimostrazioni sia militari che da parte dei militanti dei partiti nazionalisti dei vari paesi.
Inoltre Abe ha manifestato in più occasioni la necessità di rivedere la Costituzione pacifista adottata dal Giappone a seguito della sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, e quindi di accrescere la spesa militare.
La 57enne Inada è considerata una fedelissima del premier ed ha sempre sostenuto le visite degli esponenti governativi e del mondo politico al santuario shintoista Yasukuni di Tokyo, puntualmente contestate dalla Cina, dalla Corea del Sud e da altre nazioni dell’area: lì è custodito il Libro delle anime di quasi 2,5 mln di caduti, tra i quali 14 criminali di guerra di Classe A (crimini contro la Pace) e 1.068 condannati per crimini di guerra, coinvolti anche in massacri durante l’occupazione della penisola coreana e della Cina.
A seguito dell’annuncio della nomina di Tomomi Inada, Abe ha comunque ha assicurato che il governo nipponico intende “rafforzare le relazioni coi paesi vicini, a partire dalla Cina e dalla Corea del Sud”.