Giappone. Il tribunale di Nagoya ha stabilito l’incostituzionalità di non consentire il matrimonio gay

di Alberto Galvi –

Il tribunale giapponese di Nagoya ha stabilito che non consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso è incostituzionale. La sentenza del tribunale distrettuale di Nagoya è stata la seconda a ritenere incostituzionale un divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso, su quattro casi negli ultimi due anni, ed è probabile che aggiunga pressioni per modificare la legge in un paese in cui la costituzione stabilisce che il matrimonio è tra un uomo e una donna.
La prima era una sentenza di Osaka dell’anno scorso, secondo cui il divieto non era in linea con la costituzione. Un tribunale di Tokyo ha successivamente confermato il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma ha affermato che la mancanza di protezione legale per le famiglie dello stesso sesso viola i loro diritti umani.
Nonostante l’opposizione del partito conservatore liberaldemocratico del primo ministro Fumio Kishida, più di 300 comuni giapponesi, che coprono circa il 65 per cento della popolazione, consentono alle coppie dello stesso sesso di stipulare accordi di partenariato, ma tali riconoscimenti hanno una portata limitata. I partner non possono ereditare i reciproci beni o avere diritti genitoriali sui reciproci figli. Le visite ospedaliere non sono garantite.
In Giappone dovrebbe essere approvata una nuova legge prima che i matrimoni tra persone dello stesso sesso possano effettivamente aver luogo. Il governo è sottoposto a crescenti pressioni al cambiamento, sia da parte di altri membri del G7, che da parte di lobby economiche e imprese.