Giappone. Suga in India e nelle Filippine per rafforzare i legami regionali

di Alberto Galvi

Il primo ministro Yoshihide Suga visiterà l’India e le Filippine alla fine di aprile, nel tentativo di rafforzare i legami regionali dopo l’incontro con il presidente degli Usa Joe Biden.
I viaggi di Suga includeranno i colloqui con il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente filippino Rodrigo Duterte, mentre in novembre ha incontrato il primo ministro australiano Scott Morrison a Tokyo. Il Giappone vuole rafforzare i legami in Asia per contrastare il crescente peso di Pechino nella regione.
Il Giappone e la Cina contendono da anni le isole disabitate Senkaku / Diaoyu nel Mar Cinese Orientale, mentre le relazioni dell’India con il Giappone hanno acquisito slancio nel corso degli anni, in particolare su questioni strategiche, di difesa e di alta tecnologia, oltre sugli investimenti.
L’India e il Giappone furono i primi sostenitori del riequilibrio geopolitico della regione indo-pacifica. Oltre all’alleanza India-Giappone-Russia, India e Giappone fanno parte anche del QUAD (Quadrilateral Security Dialogue) con Usa e Australia. Lo scorso novembre il Giappone ha tenuto l’esercitazione marittima congiunta Malabar con gli altri tre paesi per dimostrare la forza navale del QUAD. Quest’anno è il decimo anniversario della partnership strategica del Giappone con le Filippine, una visita di Suga in quella nazione cercherà di rafforzare ulteriormente i rapporti bilaterali.
Da quando Biden è entrato in carica lo scorso gennaio, il QUAD è diventato il fulcro delle misure per contrastare la crescente influenza economica e militare della Cina nella regione indo-pacifica.
L’India è rimasta bloccata in una situazione di stallo al confine con la Cina in un’area lungo la linea settentrionale dell’Himalaya per quasi un anno, ma sarà sempre più cauta nel confrontarsi con Pechino a causa della mancanza di un suo ruolo strategico regionale per via della sua interdipendenza economica con la Cina.
Le Filippine hanno contestato per anni alla Cina i diritti di pesca e il controllo territoriale del Mar Cinese Meridionale, una lotta le vede unite a Brunei, Malesia, Taiwan e Vietnam. Il governo filippino ha riferito il 31 marzo scorso che più di 250 navi cinesi erano state avvistate vicino a sei isole e barriere coralline che Manila afferma come proprie nel Mar Cinese Meridionale. Il governo ha chiesto a Pechino di rimuoverle immediatamente, in quanto riteneva che le navi fossero gestite dall’esercito cinese.
Duterte sembra tuttavia volersi avvicinare a Pechino e ha annunciato nel 2016 una separazione graduale dagli Usa. Inoltre ha accettato 2 miliardi di dollari di finanziamenti cinesi per ricostruire un’ex base militare statunitense nel 2019, mentre il primo lotto del vaccino cinese Sinovac Biotech Covid-19 acquistato dal governo filippino è arrivato a Manila il 29 marzo scorso.
Nei prossimi anni la cooperazione per la sicurezza del Giappone con l’India e le Filippine si svilupperà probabilmente lentamente poiché tutti e tre i paesi vogliono mantenere relazioni economiche con Pechino.