Siria. I russi distruggono una base di terroristi, 200 morti. Elezioni il 26 maggio

Italia, Francia, Usa, Gb e Germania chiedono di boicottare il voto.

Notizie Geopolitiche

I ribelli siriani, in realtà spesso gruppi jihadisti come nel caso degli ex qaedisti di Hayat Tahrir al-Sham, stavano progettando una serie di attentati contro gli edifici governativi di diverse città in vista delle elezioni del 26 maggio.
Ne sono convinti i servizi segreti russi e siriani, ed il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto che “fino a 200 combattenti” sono rimasti uccisi in raid aerei compiuti su “una base terroristica” mimetizzata a nordest di Palmira, dove i terroristi venivano formati.
Il contrammiraglio Alexander Karpov, vice direttore del Centro per la riconciliazione delle parti in conflitto, ha affermato che i gruppi terroristici si trovano nelle zone non in mano al governo, “compresa la zona di al-Tanf, controllata dalle forze armate statunitensi”.
Karpov ha poi spiegato che “A seguito dei raid sono stati distrutti due rifugi, uccisi fino a 200 militanti, distrutti 24 camioncini con mitragliatrici pesanti e recuperati oltre a circa 500 chilogrammi di munizioni e componenti per fabbricare ordigni esplosivi improvvisati”.
Intanto i ministri degli Esteri di Italia, Gran Bretagna, Germania, Usa e Francia hanno chiesto alla popolazione di boicottare le elezioni in quanto certamente viziate da frodi e comunque volte a consolidare il potere di Bashar al-Assad.