Guinea. Colpo di stato in corso, il presidente Alfa Condé arrestato

di Belkassem Yassine

Circondato da militari mascherati e armi in mano, il presidente della Guinea Alpha Condé appare su un divano del palazzo presidenziale a piedi nudi. E’ l’ennesimo colpo di Stato in Africa, come aveva cantato l’artista Alpha Blondy! Tutto è andato molto veloce: verso le 8.00 di mattina a Conakry si sono sentiti pesanti colpi di arma da fuoco provenienti dall’area del palazzo presidenziale, dove si trovava allora il capo dello Stato Alpha Condé.
A metà giornata è circolata una dichiarazione di Mamady Doumbouya, capo delle forze speciali Gps, élite dell’esercito ben addestrata e dotata di equipaggiamenti di punta. Doumbouya ha confermato il colpo di Stato e ha affermato che il presidente Alpha Condé è stato arrestato nel palazzo. Ha poi aggiunto che il governo, l’amministrazione e la costituzione della Guinea sono stati sciolti, che le frontiere terrestri e aeree della Guinea sono chiuse e che “i fratelli d’armi sono chiamati a continuare le loro funzioni sovrane e di lavoro per la pace e la sicurezza in Guinea”. Infine ha annunciato che un “Comitato nazionale per l’assemblea e lo sviluppo, CNRD” ha preso il potere.
Se il capo dei golpisti, ex legionario dell’esercito francese, ha sostenuto che “la difficile situazione socio-politica ed economica del paese, il malfunzionamento delle istituzioni repubblicane, la strumentalizzazione della giustizia, il calpestamento dei diritti dei cittadini e il dissesti finanziario hanno indotto l’esercito repubblicano ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti del popolo della Guinea”, osservatori ipotizzano comunque una congiura di Palazzo per interessi personali. Il presidente Alpha Condé aveva deciso infatti di congedare, se non addirittura di arrestare, proprio il comandante delle forze speciali Doumbouya.
Colui che appare oggi come il capo dei golpisti ha chiamato i suoi “fratelli d’armi all’unità” e a rimanere nelle loro caserme. A quest’ora la domanda principale è proprio questa: gli uomini del GPS saranno seguiti dal resto dell’esercito? Le forze fedeli ad Alpha Condé non si sono pronunciate, ma il presidente rimane in mano ai golpisti.
Da mesi la Guinea, 14 milioni di abitanti, nonostante le considerevoli risorse minerarie e idrologiche, è in preda a profonde crisi politiche ed economiche, aggravate dalla pandemia di Covid-19. La candidatura del presidente Alpha Condé (83 anni) dopo una revisione della Costituzione a un terzo mandato il 18 ottobre 2020 aveva provocato prima e dopo l’elezione mesi di tensione che hanno causato decine di morti e sanguinosi scontri politici.