Haiti. Hanno giurato i ministri del governo di Ariel Henry

di Alberto Galvi

A più quattro mesi dall’incarico di primo ministro di Haiti ad Ariel Henry, i nuovi ministri hanno prestato ieri il giuramento. Henry era stato scelto come primo ministro da Jovenel Moise del partito PHTK (Haitian Tet Kale Party), poco prima di essere assassinato nella sua abitazione all’inizio dello scorso luglio.
Henry e il suo gabinetto provvisorio di 18 membri erano entrati in carica lo scorso 20 luglio al posto di Claude Joseph, che aveva mantenuto il suo incarico di ministro degli Affari esteri e del Culto. Il nuovo gabinetto è stato scelto dal primo ministro in consultazione con il presidente, ed il parlamento deve ora ratificare le nomine dei ministri.
Prima della morte del presidente Moise c’erano state controversie e disordini ad Haiti sulle elezioni e sul progetto di un referendum per una nuova Costituzione. Moise avrebbe voluto modificare la Costituzione del 1987 e indire un referendum specifico, ma i suoi oppositori hanno sostenuto che si sarebbe trattato di una mossa per rafforzare il proprio potere.
Il Consiglio elettorale provvisorio aveva programmato le elezioni parlamentari e presidenziali per il 26 settembre 2021, ma in seguito all’uccisione di Moise le operazioni di voto erano state rinviate al successivo 7 novembre.
Il parlamento haitiano è composto dal Senato e dalla Camera dei deputati. Il Senato è composto da 30 seggi con un terzo dei membri rinnovati ogni 2 anni. Lo scorso luglio solo 10 senatori su 30 avevano ancora un mandato valido. I membri durano in carica 6 anni con un limite di 2 mandati. La Camera dei deputati è composta da 119 seggi, e i membri durano in carica 4 anni senza limite di mandato.
Il primo ministro Henry ha dovuto raggiungere un accordo con oltre 150 tra partiti politici e organizzazioni della società civile per gestire il periodo antecedente le elezioni, e le nuove nomine dei ministri sono arrivate mentre ad Haiti si verificavano l’aumento delle violenze e dei rapimenti, e la carenza di carburante attribuita a potenti bande che bloccavano i terminali di distribuzione del gas.
Henry ha nominato nove ministri tra cui Jean Victor Jeneus, che sostituirà Claude Joseph al ministero degli Affari esteri e del Culto. Il governo dovrà aiutare il paese ad adottare una nuova Costituzione e a eleggere un nuovo presidente, i membri del parlamento e i sindaci locali.
Da subito il governo haitiano ha investito migliaia di dollari per sostenere la distribuzione del gas, una misura che però non potrà perpetrarsi a lungo. Inoltre Henry ha esortato il nuovo ministro della Salute a lanciare una campagna volta a incoraggiare più persone a vaccinarsi contro il Covid-19.
Henry ha avvertito che la complessa situazione esige decisioni difficili e che con le risorse di cui dispone la sua amministrazione sta facendo del suo meglio per garantire la sicurezza pubblica. Ha inoltre condannato le violenze in corso nel paese e ha invitato i criminali a deporre le armi.